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Jean Elleinstein afferma Marchais peggio di Stalin Lo storico comunista francese Jean Elleinstein afferma Marchais peggio di Stalin PARIGI — Il partito comunista francese è tornato ai tempi peggiori dello stalinismo, secondo lo storico comunista Jean Elleinstein, finora vice direttore del centro di studi e ricerche marxisti (Cerm), che in un'intervista pubblicata dal quotidiano filosocialista Le Matin attacca duramente la direzione di Georges Marchais, affermando che ogni tentativo di collaborare con essa è fallito. Lo storico cita, a riprova delle sue accuse, una serie di episodi dai quali a suo avviso si può desumere chiaramente l'avvenuto ingresso del pcf in un periodo di chiusura totale. In primo luogo Elleinstein critica l'atteggiamento repressivo nei confronti della libertà di stampa assunto dal segretario del partito e dagli organi d'informazione comunista in margine al caso del suicidio del ministro del Lavoro Robert Boulin. Molti osservatori, orientati a considerare questa presa di posizione di Elleinstein una definitiva rottura dei ponti con Marchais, avanzano l'ipotesi che essa sia da mettere in relazione con la ristrutturazione delle attività di ricerca del partito operata in questi ultimi giorni dalla direzione. In un convegno di 1500 intellettuali comunisti svoltosi il primo e il due dicembre a Bobigny, nella periferia settentrionale di Parigi, è stata consacrata l'istituzione di un nuovo istituto di ricerca marxista (Irm) nato dalla fusione tra il Cerm di Jean Elleinstein e l'IsMut Maurice Thorez, la cui direzione è stata affidata alla signora Francette Lazerd, membro dell'ufficio politico del partito. Elleinstein non ha partecipato al convegno durante il quale Lazard ha sottolineato che le commissioni di lavoro dell'Irm non dovranno essere tribune per il conflitto tra fautori e critici della politica del partito.