Reparti sovietici di Tito Sansa

Reparti sovietici Reparti sovietici (Segue dalla 1 ' pagina) le proprie «theatre nuclear forces». «Sarebbe ideale — ha proseguito il cancelliere anticipando d'anni la disponibilità sovietica — sarebbe ideale se i negoziati portassero a un risultato che renda superfluo lo stazionamento di armi strategicìie in Paesi europei della Nato». Ma ha subito aggiunto «ciò renderebbe tuttavia necessario che l'Unione Sovietica non soltanto sospenda la produzione di ulteriori missili SS-20 ma anche che ritiri tutto ciò che ha già installato». Sempre anticipando. Schmidt ha fatto intendere che le posizioni che verranno assunte a Bruxelles non saranno rigide. «Anche un risultato così globale (la rinuncia allo stazionamento degli euromissili e la contropartita sovietica) potrebbe essere un considerevole contributo all'equilibrio e offrire nuove possibilità alla collaborazione tra Est e Ovest». Il «poker» Est-Ovest sui missili a media gittata, al momento si sta giocando qui a Berlino. Helmut Schmidt ieri ha giocato abilmente le proprie carte, da una parte con l'inflessibilità del partner leale, critico contro la propaganda sovietica «che non serve», dall'altra parte con la disposizione al dialogo per la distensione. In questo contesto ha annunciato (ed è l'unica novità di questo congresso) che in primavera visiterà Leonid Breznev a Mosca e di avere concordato con il primo segretario del partito comunista tedesco-orientale Erich Honecker un «incontro di lavoro nei primi mesi dell'anno prossimo». Discusso ma insostituibile. Helmut Schmidt, grand seigneur di questo congresso, ha parlato anche d'altro: di Strauss (senza farne il nome) «uomo incalcolabile e imprevedibile», del perìcolo costituito dagli ecologisti come quarto partito, dei piani energetici (per i quali ha la solidarietà dei sindacati), dei problemi della gioventù sbandata, dei valori ai quali si deve ispirare il partito. Alternando abilmente il bastone con la carota, ha ammonito i «ribelli», augurando loro tuttavia successo nelle loro circoscrizioni. Ha parlato anche di sé, rivelando ciò che tutti sanno, che non ama accettare consigli: «Mi è difficile lasciarmi prescrivere da gente molto più giovane come si debba definire un socialdemocratico». Il pensiero del cancelliere — dicono ne) suo entourage — era rivolto alla presenza di Gromyko a Berlino Est, a una dozzina di chilometri dal congresso, alla riunione a porte chiuse del Patto di Varsavia in questo «poker» giocato momentaneamente al disopra del «muro» di Berlino. Stamane all'alba — secondo notizie trapelate da Berlino Est (un altro pianeta nella stessa città) —comincerà lo spettacolare ritiro dei 20 mila soldati e dei mille carri armati sovietici annunciato unilateralmente il 6 ottobre da Leonid Breznev. Schmidt ieri lo ha definito «un passo encomiabile sulla giusta strada», e si è augurato (anticipando Bruxelles) che venga «onorato adeguatamente con la riduzione delle testate nucleari della Nato in Europa». Ma — ci si domanda al congresso — servirà la mossa dimostrativa sovietica all'alba (è prevista per le 5) e l'anticipazione del cancelliere Schmidt a riportare nei ranghi della maggioranza la sini- Nato? La risposta a questo interrogativo dominante verrà data oggi. Tito Sansa stra socialdemocratica che si oppone ai programmi della

Persone citate: Erich Honecker, Gromyko, Helmut Schmidt, Leonid Breznev, Schmidt, Strauss

Luoghi citati: Berlino, Berlino Est, Bruxelles, Europa, Mosca, Unione Sovietica