Sì ai missili

Sì ai missili Sì ai missili (Segue dalla l'pagina) uscire più forte da questo confronto parlamentare. Non è parso un caso che Cossiga abbia più volte detto di sé che si comporta in modo «fermo», come a preannunciare quale sarà il suo atteggiamento alla guida del governo nel tempo che pare gli rimanga fino al Congresso democristiano di fine gennaio. Ad ascoltare il presidente del Consiglio c'erano tutti i deputati (uno spettacolo di insolito affollamento per l'aula di Montecitorio). Solo i demo- cristiani hanno applaudito il discorso, letto per un'ora e un quarto. Ma tutti i cinque partiti che appoggiano il governo hanno apprezzato, con varie dichiarazioni, l'impostazione data da Cossiga al problema degli euromissili. I socialisti apparivano soddisfatti anche perché, come ha detto Manca nel suo intervento nel dibattito, in serata, hanno colto in Cossiga un sostanziale apprezzamento per le proposte contenute nella mozione del psi. Meno contento Riccardo Lombardi, che commentava: «Cossiga ha esposto tutti gli argomenti a favore, ignorando quelli contrari». Meno contento ancora l'on. Achilli, capo della piccola corrente di opposizione della sinistra del psi, il quale ha comunicato che la sua firma apposta sotto la mozione socialista è stata usata a sua insaputa e senza il suo consenso. Achilli ha ricordato di essere contrario ai missili nucleari. Molto cauti i comunisti. Giorgio Napolitano sfuggiva alle domande: «Lasciamo dare un giudizio ai nostri responsabili di politica estera». Pajetta (l'esperto in materia) diceva: «Sono appena tornato dall'Uganda e Cossiga ha ripetuto quello che già sapevo. Ne desumo che nel frattempo non è successo niente di nuovo». Fuori da Montecitorio, intanto, giovani ac"5renti al pdup e radicali avevano organizzato una manifestazione contro i missili. «Compagni socialisti, ve lo diciamo, i missili nucleari non li vogliamo» ; gridavano. Il pdup ha chiesto a pei, psi e radicali un impegno comune per rinviare la decisione dell'installazione dei missili in Italia. Il dibattito proseguirà oggi e si dovrebbe concludere forse domani con il voto finale. Tra gli oratori di ieri sera ha parlato per il pli, il segretario Zanone, ricordando al pei •che gli italiani del Rinascimento coltivarono l'illusione che lo svantaggio sul terreno delle armi si potesse recuperare al tavolo delle trattative, ma si perdettero per quella illusione». Alberto Bapisarda

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