«Se la scuola va male la colpa è dei politici» di Marco Tosatti

«Se la scuola va male la colpa è dei politici» Roma: a congresso il sindacato autonomo Snals «Se la scuola va male la colpa è dei politici» «Senza l'accordo tra i partiti le riforme non si possono fare» Rienzo, da 27 anni alla direzione dello Snals, lascia la carica ROMA — Settecento delegati giunti da ogni parte d'Italia hanno presenziato ieri a Roma all'apertura del secondo congresso nazionale dello Snals, sindacato nazionale autonomo lavoratori della scuola. Il congresso precedente, svoltosi nel maggio '76, aveva rappresentato la nascita di questo organismo, tramite la fusione di numerosi «sindacatini» e sindacati di categoria. L'appuntamento attuale è caratterizzato dalla ricerca di una «linea scuola» per gli Anni 80, e da un approfondimento del processo di unificazione fra le varie componenti dello Snals. Il sindacato autonomo con! ta oggi, sulla base dei dati for. niti in apertura di congresso, ! circa centottantamila iscritti. | Di questi 147 mila sono docen| ti della scuola secondaria, 36 |mila delle elementari e mai terna, e 2600 nell'università. I lavori sono stati aperti dalla relazione di Vincenzo Rienzi, il segretario uscente. Rienzi, da 27 anni alla guida dell'organizzazione autonoma del settore, ha deciso di non ripresentarsi candidato alla segreteria, che molto probablllmente passerà al suo «delfino» Nino Callotta. L'abdicazione di Rienzi chiude un'epoca del sindacalismo autonomo della scuola. L'ex segretario sarà quasi certamente nominato presidente onorario dello Snals. Si apre il «dopo Rienzi»: e questa circostanza ha dato un taglio particolarmente solenne alla relazione presentata dal sindacalista campano, che ha affrontato una gamma molto ampia di temi. « L'au toregolamentazione dello sciopero — ha detto fra l'altro il relatore — non deve rappresentare un monopolio confederale, ma deve essere concessa anche ai'sindacati autonomi che hanno dato prova di notevole senso di responsabilità e si sono sempre dimostrati pronti a limitare i danni per l'utenza anche attraverso l'attuazione degli art. 39 e 40 della Costituzione». Rienzi ha poi parlato del contratto scuola '76-78; della trimestralizzazione della contingenza; dell'istituto Kirner, che 1 sindacati autonomi vogliono in vita, contro il parere della commissione che ne ha decretato lo scioglimento, come ente inutile, e della violenza nelle scuole. Per'quel che riguarda le riforme ci si trova «in uno stato di totale immobilismo», a causa «del mancato accordo politico circa il modo di effettuare le riforme stesse»; gli uffici scuola dei partiti sono in mano a 'Singoli individui sprovveduti in materia scolastica o, peggio, affetti da pseudo pedagogismo». Lo Snals propone una scuola elementare che potrebbe iniziare anche a cinque anni; un triennio di scuola media di primo grado; una superiore articolata in biennio e triennio con possibilità illimitate di «uscite laterali». La modifica degli organi collegiali è stata violentemente attaccata dal segretario uscente. La proposta di istituire un'assemblea di classe, al posto del consiglio di classe «è allucinante e tende a instaurare nella scuola un clima ben più pesante di quello del famigerato '68». La relazione di Rienzi, in questo come in altri punti, è stata interrotta dagli applausi prolungati di un'assemblea che evidentemente non ha del '68 un ricordo positivo. «Non a caso i brigatisti rossi — ha detto Rienzi —sono figli della scuola italiana dell'ultimo decennio e non a caso fra i docenti estremamente politicizzati le Brigate rosse annoverano i più fidi e spietati seguaci». Al di là di un'uniformità di facciata, su una piattaforma di carattere piuttosto conservativo, anche all'interno dello Snals non sono mancate correnti e divisioni di cui Rienzi si è lamentato: «Si sono avvertite sfasature, carenze, manchevolezze e disfunzioni». Una slmile situazione, ha detto Rienzi, non dovrà più verificarsi, per consentire un salto di qualità al sindacato autonomo: tutto ciò per garantire «una governabilità ottimale del sindacato da parte della segreteria generale, il cui compito è quello di opera t7* nell'interesse della catego¬ ria e non di naufragare miseramente in assurde polemiche^ Marco Tosatti

Luoghi citati: Italia, Roma