A Bologna il mostro del venerdì notte ha già ucciso 4 ragazze in sette mesi

A Bologna il mostro del venerdì notte ha già ucciso 4 ragazze in sette mesi Le sevizia, le strangola e poi si allontana con i loro abiti A Bologna il mostro del venerdì notte ha già ucciso 4 ragazze in sette mesi NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE BOLOGNA — Quattro giovani donne uccise negli ultimi sette mesi. Quattro delitti impuniti che presentano impressionanti analogie: in tutti i casi, infatti, le vittime — 'giovani e avvenenti — sono state ferocemente seviziate prima di essere strangolate (soltanto in un caso l'autopsia non è stata in grado di stabilire la causa del decesso, ma appare probabile che la donna sia stata strangolata). Tutte sono state aggredite nella notte di venerdì, l'assassino dopo aver infierito sadicamente sui loro corpi, è fuggito portando via i loro abiti. Un particolare differenzia l'ultimo delitto dagli altri tre: questa volta, infatti, la donna è stata aggredita a casa sua, mentre negli altri tre casi le vittime erano state assalite e uccise per strada. Sulla scorta del pochi, labili elementi a loro disposizione, gli inquirenti sembrano ritenere che gli omicidi siano stati commessi da un'unica persona. Un pazzo sanguinario che si aggira di notte per la città, assetato di sangue e di morte, scegliendo le sue vitti¬ me a caso fra le giovani donne che hanno la sfortuna di incontrarlo. Il primo delitto risale al 5 maggio. Giuliana lori, dna prostituta di 24 anni, viene trovata morta in uno spiazzo erboso di via Torino, il suo corpo nudo è coperto di lividi, abrasioni, graffi. L'omicida ha infierito a lungo su di lei prima di strangolarla: si ritiene che sia opera di un maniaco sessuale. Il 24 settembre il cadavere carbonizzato di Anna Maria Ciraulo, 22 anni, anche lei prostituta, viene rinvenuto in un prato alla periferia della città. L'autopsia non è in grado di appurare la causa del decesso, sembra tuttavia che la poveretta sia stata seviziata prima di morire. La terza vittima è Cristina Zoli, 20 anni, cameriera in un ristorante. E' trovata il 28 ottobre, nelle acque del canale Zena. Graffi, lividi, ferite in ferte con un punteruolo costellano il corpo della giovane, morta per strangolamento. L'ultimo delitto risale a venerdì 30 novembre: Milena Castellari, 30 anni, impiegata, viene uccisa a casa sua dopo essere stata torturata e sevi- aiata con furia inaudita. L'assassino le ha tappato la bocca con un asciugamano appalottolato per impedirle di urlare mentre sfogava su di lei la sua furia sadica. Poi l'ha strangolata con la cintura di una vestaglia. La vestaglia è scomparsa, cosi come erano spariti gli abiti deUe altre vittime. Gli inquirenti non escludono che 1 delitti possano essere stati commessi dalla stessa persona, un maniaco sessuale che, esaurita la furia omicida, conduce una vita normale, senza dare nell'occhio. L'ultimo de¬ litto, però, sembra contrastare con questa teoria. Questa volta, infatti, la vittima è stata aggredita in casa, addirittura in camera da letto e non per la strada. Per il resto, tutto ricalca il triste cliché degli altri delitti: le sevizie, particolarmente accanite sulle parti sessuali della vittima, lo strangolamento, la scomparsa degli abiti (in questo caso, una vestaglia) indossati dalla donna al momento dell'aggressione. Un clima di paura si sta diffondendo in città. _ f. for.

Persone citate: Anna Maria Ciraulo, Cristina Zoli, Graffi, Milena Castellari, Zena

Luoghi citati: Bologna