Volantino delle Br sul delitto Taverna

Volantino delle Br sul delitto Taverna Assurde accuse al maresciallo Volantino delle Br sul delitto Taverna Citato anche il caso dei 61 operai Fiat - Le perizie proverebbero collegamenti fra «Metropoli» (Autonomia), Morucci e la Faranda DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Una lista delle vittime g.a colpite e un programma per il futuro: il volantino con il quale le Brigate rosse hanno rivendicato l'asi sassinio del maresciallo Do! menico Taverna ucciso a Ro1 ma martedì scorso è stato fatto trovare in un cestino per i j rifiuti in via XX Settembre insieme ad una copia della «Risoluzione n. 7.. diffusa da Renato Curcio dall'Asinara. Il volantino, tranne il primo lungo capoverso dedicato al maresciallo Taverna, è la copia esatta di quello precedente, diffuso a Roma dopo l'uccisione del poliziotto Michele Granato. E' la prima volta che la colonna romana delle Br usa questo metodo. Non si sa se la ricopiatura (due cartelle e mezzo) sia dovuta alla fretta e alla povertà di «elaborazione» teorica, oppure ad una scelta voluta. Le Br ricordano le «azioni» ] elemento costituisce un lega precedenti, le «motivazioni» di ogni omicidio, le date, i nomi delle vittime nonché il programma generale «giustificato» dal «peggioramento delle condizioni di vita del proletariato-, dalla «ristrutturazione complessiva della societàportata, avanti dal «capitalismo delle multinazionali-. Il progetto di «annientamento., sarebbe anche la risposta all'attacco padronale in corso nelle fabbriche: un esempio citato è il licenziamento dei 61 operai Fiat. Il progetto, copiato dal precedente volantino, prevede anche la risposta alV«attacco che si esplica fuori dalla fabbrica con l'aumento dei prezzi e delle tariffe-. L'unica parte nuova è quella dedicata a Domenico Taverna. Definito «torturatore di Stato, capo della squadra giudiziaria». Taverna è nientemeno che paragonato a Varisco. il colonnello dei carabinieri addetto ai trasferimenti dei detenuti, ucciso dalle Br. Un'interpretazione travisante del ruolo del maresciallo assassinato che suona come una giustificazione all'accusa di sparare nel mucchio. Il volantino è stato accluso agli atti dell'istruttoria in corso sull'omicidio Taverna e fa parte dell'intero processo Brigate rosse. Nell'ambito di questa vasta inchiesta, c'è da registrare il deposito delle perizie sui dattiloscritti sequestrati nelle basi Br di viale Giulio Cesare e di via Gradoli e nella sede del giornale dell'Autonomia, Metropoli. L'unico risultato di rilievo è stato ottenuto dall'esame effettuato su due dattiloscritti di Metropoli: secondo i periti con «buona probabilità- i due articoli titolati «Controrivoluzione- presentano caratteristiche affini a quelle della Olivetti portatile sequestrata in viale Giulio Cesare. Questo me tra l'appartamento dove avevano vissuto Valerio Morucci e Adriana Faranda fino al giorno del loro arresto e la redazione della rivista Metropoli, che faceva capo a Franco Piperno e Lanfranco Pace, estradati dalla Francia perché accusati di far parte delle Br.

Luoghi citati: Francia, Roma