Nuove agitazioni dei ferrovieri «Vogliamo parlare con Cossiga»

Nuove agitazioni dei ferrovieri «Vogliamo parlare con Cossiga» Ieri tutti i treni sono rimasti bloccati nelle stazioni fino alle 21 Nuove agitazioni dei ferrovieri «Vogliamo parlare con Cossiga» I sindacati: «Non ci bastano più le riunioni interlocutorie» - Presto saranno decise altre forme di lotta - Polemiche sul numero di adesioni allo sciopero nel settore del commercio ROMA — Lo sciopero dei ferrovieri, l'astensione dal lavoro dei dipendenti dell'Anas. la nebbia presente in molte zone e la conseguente chiusura di alcuni aeroporti hanno praticamente bloccato i collegamenti per l'intera giornata di ieri. I treni sono rimasti fermi fino alle 21. nessun aereo è partito o atterrato negli scali di Bologna. Trieste. Ronchi dei Legionari. Cagliari e Venezia, mentre gli aeroporti milanesi sono stati riaperti verso mezzogiorno dopo molte ore di paralisi totale. Gli aeroporti di Genova e Torino Caselle hanno avuto difficoltà di vario genere tra la sera di giovedì e la tarda mattinata di ieri. Il traffico automobilistico è stato intralciato dalle cattive condizioni atmo- Otlrtmadpdcdddhttdmc«ahsi eriche che. in non poche lo- i mcalità. hanno provocato frane e allagamenti. Il caos nel trasporto ferroviario non è destinato a cessare almeno a breve scadenza. Lunedi le segreterie dei sindacati dei ferrovieri CgilCisl-Uil decideranno il proseguimento dell'azione, stabilendo le modalità di scioperi articolati per grandi aree territoriali da attuarsi entro il 10 dicembre. «La massiccia partecipazione dei ferrovieri all'astensione di ieri — ha sottolineato il segretario nazionale della Federazione trasporti della Cgil, Matteucci — è la conferma che i lavoratori non intendono rinunciare alla riforma. Non vogliamo più riunioni interlocutorie o proposte di commissioni di studio. Il confronto deve entrare nel merito a partire dal prossimo colloquio del 13 dicembre, nel quale deve essere impegnato il presidente del Consiglio». Matteucci ha precisato che questo problema riguarda tutto il sistema dei trasporti e non solo i ferrovieri: la mancanza di una risposta tempestiva e valida «porterà l'intero settore alla lotta per affermare l'avvio di un processo di trasformazione essenziale per lo sviluppo del Paese». nfmattcsotp Ospedali — Gli ospedali continuano ad essere in crisi per l'agitazione dei lavoratori paramedici aderenti alla Cisas. tendente a sollecitare la riforma sanitaria e le modifiche alle norme di inquadramento del personale, mentre si preannuncia la mobilitazione di tutte le categorie di medici contro il mancato rispetto delle norme fondamentali della legge di riforma. Commercio — Lo sciopero dei lavoratori del commercio ha avuto conseguenze limitate. In contrasto con i sindacati che sottolineano il successo dell'iniziativa, la Confcommercio rileva la scarsa partecipazione dei dipendenti: «Tutti i negozi sono rimasti aperti, numerosi supermercati hanno funzionato regolar¬ mente, i orandi magazzini so no rimasti chiusi anche per effetto della pressione illegittima esercitata in alcune zone attraverso forme di picchettaggio e minacce». Mentre deplora nuovamente ogni tentativo di limitare la libertà del lavoro e di alimentare un clima di tensione, la Confcommercio sottolinea come sia «evidente che la generalità dei lavoratori non sente il tipo di battaglia, in prevalenza di natura politica, impostata dai sindacati in occasione del rinnovo contrattuale, perclié tale impostazione mette in ombra la concretezza dei contenuti contrattuali reali». E cosi conclude: «Questo metodo di lotta astratta sta portando ad un uso distorto dell'arma dello sciopero che, rivolgendosi soprattutto e palesemente contro alcune aziende, si rivela non già uno strumento di fisiologica pressione sindacale, ma un metodo contraddittorio di persecuzione solo nei confronti delle stesse, che complica anziché facilitare lo sblocco delle trattative». Assicurazioni — Chiuse, ieri, completamente in tutta Italia, le 15.000 agenzie di assicurazione per sollecitare il rinnovo del contratto con le imprese. Il segretario genera¬ le del sindacato nazionale agenti, Scipioni. conferma l'avvio, a partire da lunedi, di uno sciopero-bianco ad oltranza che provocherà notevoli difficoltà amministrative alle compagnie. Replicando ad una nota dell'Ania (l'Associazione delle imprese di assicurazione), in cui si afferma che l'agitazione degli agenti «comporta un inutile rinvio delle definizioni dell'accordo», Scipioni fa presente che il vecchio contratto è scaduto da ben 21 mesi ed il suo rinnovo è stato sempre differito non certo per colpa degli agenti. «£' appena il caso di rilevare — prosegue il dirigente sindacale — che si è giunti allo sciopero proprio perché nessuna disponibilità dell'Ania è stata tradotta in impegni concreti e scritti. Mi auguro che il governo si renda conto della gravità della vertenza ed intervenga per superare inutili resistenze ad un intesa equa perleparti». g. c. f.

Persone citate: Cossiga, Matteucci, Scipioni

Luoghi citati: Bologna, Cagliari, Genova, Italia, Roma, Ronchi Dei Legionari, Torino, Trieste, Venezia