I turisti scoprono finalmente Torino

I turisti scoprono finalmente Torino Flusso in costante aumento I turisti scoprono finalmente Torino «Veniamo a Torino perché ci hanno detto che è bella, ricca di cose da vedere e poi perché, sinceramente, l'inflazione die colpisce la lira è per noi, visto il cambio con il nostro marco, un notevole vantaggio. Possiamo ottenere merce buona a prezzi molto inferiori di quanto non troveremmo in Germania». Questo ci dice il dottor Kurt T. Buckley, industriale, giunto a Torino da Colonia con la moglie e i due figli. E' la sua prima visita ed è incantato della città, stupito di avere appena acquistato una cartolina a colori dal tabaccaio in cui spicca un monumento, quello a Emanuele Filiberto, che proprio nel giorno del suo arrivo sta per essere rimosso per restauri. I tedeschi e gli austriaci stanno battendo 1 francesi tra i visitatori stranieri che giungono a Torino e questo è senza dubbio una conseguenza dell'inflazione. ' t " i/incremento del movimento turistico è notevole e i dati raccolti, e di continuo aggiornati, dall'Ente Provinciale per il Turismo lo documentano fino al mese scorso al di la, di ogni dubbio. Il 1979, che stiamo per lasciarci alle spalle, ha superato, come già avevamo appena accennato non disponendo allora di cifre ufficiali, le pur notevoli presenze turistiche dell'anno precedente che aveva visto i pellegrini' della Sindone muoversi verso Torino. II superamento di quel traguardo, che pareva difficile, è stato in realtà abbastanza facile se si considera che i pellegrini della Sindone erano migliaia ma «di passaggio», con Torino inserita di fretta nel loro programma ma solo per vedere la reliquia esposta in duomo, Per il flusso turistico interno, costituito cioè da visitatori provenienti da altre regioni italiane, l'incremento c'è ma è meno avvertibile di quanto non lo sia per gli stranieri. Prendiamo come campione la fascia che va dalla primavera in poi. Nel 1978 a maggio vi sono stati 42.862 arrivi di italiani e 10.697 di stranieri, con 165.499 presenze italiane e 23.605 straniere. Questo per quanto riguarda la città, escludendo cioè la provincia. «Presenza» vuol dire che il turista si è fermato e quindi c'è un riscontro della sua sosta in al- altrimenti, a meno che non si punti, deliberatamente, su un rilancio turistico globale che richiederebbe in ogni caso molti mezzi e che non garantirebbe neppure un risultato da un anno all'altro. Domandiamo a un francese, pittore, che al Valentino è in cerca di ispirazione, che cosa pensi di Torino. E' Francois Bernier. 47 anni, residente a Lione: «Una città giovane che potrebbe essere meglio scoperta dai giovani. Ho da qualche parte un libro, forse un po' vecchio, che non dice la verità e che parla di Torino come di una città per chi ha raggiunto l'età del pensionamento. Secondo me è da offrire ai giovani in una prospettiva moderna». Il discorso, a proposito dei giovani, è presente nella mente di chi ha a cuore le possibilità turistiche della città, anche se operare in tale settore non è facile; ci vogliono mezzi, ed è tutto da inventare. I ragazzi delle scuole medie, esclusi ovviamente quelli di Torino e della Provincia, che vengono a visitare la città ricevono una tantum la somma di 2.500 lire. Sono quattrini che vengono dati, per il vero, non direttamente al giovane ma versati all'albergo, di seconda o di terza categorìa, in cui ha pernottato; questo modesto contributo va sia agli studenti italiani sia a quelli stranieri, i quali ricevono pure una guida turistica che comprende in varie lingue la descrizione delle cose da vedere. Dati i tempi, c'è da domandarci se non sia il caso di trovare il sistema per aumentare tale contributo, in modo che il giovane turista, oltre ad essere sostenuto in parte nelle spese alberghiere, possa trovarsi in tasca anche qualcosa da spendere. Il sistema di una carta dei servizi ha già dato risultati validi e potrebbe essere «ripensato». A Parigi, a Londra, a Vienna, in Jugoslavia, 1 giovani che giungono si presentano in un «centro» e possono usufruire di molte agevolazioni; hanno la possibilità di compiere gratuitamente un interminabile giro in autobus. E' la città che si presenta a lui, turista, e gli dice, con cordialità: «Questo è il mio biglietto di visita. Benvenuto fra le mie vie e i miei monumenti». Renzo Rossotti

Persone citate: Emanuele Filiberto, Francois Bernier, Kurt T. Buckley, Renzo Rossotti