No alla crisi, se il governo «lavorerà di più e meglio»

No alla crisi, se il governo «lavorerà di più e meglio» Da giovedì gli incontri tra Cossiga e i partiti No alla crisi, se il governo «lavorerà di più e meglio» ROMA — Gli incontri che Cossiga avrà, giovedì, venerdì e sabato prossimi con i leaders dei partiti che appoggiano il governo non devono trasformarsi né in una «verifica» politica, che creerebbe nuove difficoltà né in una «passerella» formale, durante la quale si discute dei «massimi principi» per poi lasciare le cose come stanno. Devono servire per un rilancio concreto dell'azione del governo e, quindi, per attuare almeno una parte del programma che Cossiga ha esposto in Parlamento l'estate scorsa. Il governo non deve farsi congelare o condizionare dalle «grandi manovre» congressuali della de, deve «solo» operare di più e meglio; se ci riuscirà, avrà ottime «chances» per durare almeno sino a giugno, sin dopo le elezioni regionali. Sono queste — tra sfumature diverse nel tono ma non nella sostanza — le decisioni e le scelte politiche che hanno fatto psi, psdi, pri e pli. Questi partiti andranno a Palazzo Chigi senza cambiali in bianco. Ognuno ha esigenze e richieste precise da portare avanti. Nessuno di loro, però, vuole la crisi. Par cosi di capire che attorno a Cossiga si sono formati due «schieramenti»: uno (dei gruppi socialisti e laici) dal quale non dovrebbero venire per Cossiga brutte sorprese, salvo irrigidimenti o contrasti clamorosi; l'altro (della de e, sia pure su un plano completamente diverso, del pei) dal quale potrebbero venire, già dal prossimo dibattito alla Camera sugli euromissili, sorprese imprevedibili. Per ora, i capi de hanno comunque rassicurato Cossiga; anche l'intervista del leader comunista Natta al¬ l'Unità di ieri, pur carica di critiche «all'inadeguatezza e all'operato del governo», non sembra puntare ad una brusca rottura. Via libera, dunque, per tentare un rilancio del programma. 'Nell'incontro di giovedì prossimo tra la delegazione del psdi e il presidente del Consiglio preciseremo in modo chiarissimo, ancora una volta, le richieste che i socialdemocratici avanzeranno in materia pensionistica», ha detto il segretario socialdemoratico Pietro Longo ieri a Cagliari. Dopo aver nuovamente criticato il progetto Scotti sulle pensioni e la decisione dei sindacati di proclamare, con l'appoggio del pei, lo sciopero generale di mercoledì Dissidenti cinesi scrivono a Cossiga ROMA — Il più noto gruppo di dissidenti cinesi ha rivolto un appello al presidente del Consiglio Francesco Cossiga, chiedendogli di adoperarsi per la liberazione di un giovane arrestato a Pechino il 29 marzo scorso. E' il primo appello del genere al governo italiano: è formulato In una lettera pervenuta firmata da «Ricerche», un'associazione ora nella clandestinità dopo essere stata tra le più attive animatrici del «Movimento democratico» a Pechino. A Cossiga è chiesto di intervenire presso Hua Guofeng per far liberare 11 giocane Wel Jingsheng, condannato un mese fa a 15 anni di carcere. Wel era stato giudicato colpevole di aver «venduto informazioni militari a uno straniero» e di aver svolto propaganda «controrivoluzionaria». prossimo, Longo ha precisato: «O il governo ha la forza e il coraggio di ridiscutere globalmente con il movimento sindacale tutto il problema dela scala mobile e della scadenza periodica dell'indicizzazione per giungere a uniformare tutto il sistema sia per i lavoratori occupati che per i pensionati, oppure bisogna allineare all'attuale modello di indicizzazione trimestrale il trattamento economico dei pensionati». H segretario del pri Spadolini andrà da Cossiga con richieste di politica economica: «Già in Senato sono state avanzate precise obiezioni e riserve a punti insostenibili o contraddittori della legge finanziaria. Si impone una revisione di quel testo non meno che un ripensamento dell'intero settore, in vista di affrontare con nuovi mezzi e con ben maggiore coraggio la lotta alle tensioni inflazioniste crescenti, la lotta contro la spesa pubblica improduttiva, la lotta per l'occupazione soprattutto nel Mezzogiorno, la lotta contro tutti i rivendicazionismi settoriali e convergenti, finora non arginati da una linea coerente e consapevole». Spadolini chiederà poi 'il rilancio di un'autentica politica per la casa, dopo i fallimenti dell'equo canone, e la non soluzione del blocco degli sfratti». Per il psi, il presidente dei senatori, Cipellini, ha dichiarato che «i socialisti chiedono al governo di adottare tutte le scelte idonee a affrontare tempestivamente i problemi più urgenti di ordinaria amministrazione, dalle riforme del codice di procedura penale e della polizia ai nodi immediati della crisi energetica e alla lotta contro l'evasione». j

Luoghi citati: Cagliari, Pechino, Roma