Per la proroga degli sfratti passa la proposta del governo di Marco Tosatti

Per la proroga degli sfratti passa la proposta del governo Movimentata votazione nella notte al Senato Per la proroga degli sfratti passa la proposta del governo ROMA — Conclusione nella notte al Senato per il decreto-legge sugli sfratti, con U governo messo dapprima In minoranza da un emendamento delle sinistre, passato con l'apporto di franchi tiratori dell'area della maggioranza, n ulteriore emendamento comunista, teso ad abolire le limitazioni apposte al «blocco» dalle commissioni Lavori Pubblici e Giustizia non è passato. Una via d'uscita alla situazione di apparente stallo è stata offerta da una proposta del governo, di mediazlo- ne fra le varie posizioni. Il tentativo è passato con 132 voti a favore e 88 contro. I socialisti, al momento del voto, sono usciti dall'aula. La proposta di mediazione era stata fatta dal ministro della Giustizia Morlino. in una riunione con 1 capigruppo del Senato, chiesta dopo l'approvazione a sorpresa della proposta comunista. La riunione è terminata senza che fosse stato raggiunto un accordo, e il confronto fra i gruppi parlamentari è tornato a svolgersi In aula. Morlino proponeva una proroga al 31 gennaio del 1980 per gli sfratti compresi nel testo originario del governo: vi restavano compresi dunque anche quelli «eliminati» dalla commissione Lavori PubbliciGiustizia. Pino al 31 marzo 1980 invece rimarrebbero prorogati solo gli sfratti per finita locazione: cioè quanto prevede l'art. 2 bis, quello suggerito dalla commissione nei giorni scorsi. Il governo si è allora deciso a presentare un emendamento in questo senso. Le prime avvisaglie di una tempesta in arrivo sul governo si erano avute mercoledì pomeriggio, quando, in occasione della discussione generale sul decreto (che deve es¬ sere convertito entro il 18 dicembre) il senatore Libertini (pei) aveva espresso la posizione del suo partito: il decreto —diceva in sostanza Libertini — dopo le modifiche apportate dalle Commissioni Lavori Pubblici e Giustizia, non vale la pena di essere approvato e, se resta cosi, i comunisti faranno in modo che perda di validità. Ieri mattina, poi, 11 colpo di scena. I senatori comunisti hanno presentato un emendamento all'art. 1 del provvedimento, nel quale si introduceva il criterio di una proroga degli sfratti sino al 31 marzo 1980, e sulla base del decreto presentato dal governo alla commissione. L'emendamento è passato, con una maggioranza di soli sette voti: era chiaro che numerosi parlamentari dell'arco di maggioranza avevano votato a favore della proposta comunista. Il governo si era opposto a questa innovazione, ed aveva presentato un emendamento in cui la sospensione era si fi-, no al 31 marzo, ma non generalizzata. Visto l'esito della votazione, il ministro Morlino Marco Tosatti (Continua a pagina 2 In seconda colonna)

Persone citate: Libertini, Morlino

Luoghi citati: Roma