E il duca se ne andò a spasse fra le auto

E il duca se ne andò a spasse fra le auto E il duca se ne andò a spasse fra le auto Pare incredibile, ma si può anche piangere per 20 tonnellate di bronzo schiodate da un basamento che si muovono lente e poderose su un camion. La signora anziana all'angolo con via Giolitti infatti, piangeva alle 17,46 quando «Testa di ferro» ha incominciato il suo viaggio verso il ricovero: occhi appena umidi, lacrime molto torinesi da asciugare con un fazzolettino di seta. Attorno a questa signora piena di nostalgia, l'atmosfera era, invece, quasi euforica. Euforia, naturalmente, composta in carattere con le prime luci d'una sera novembrina sui palazzi color ocra di piazza S. Carlo. Commenti pacati «Non credevo che fosse cosi grande», -E pensare che dal Moncenisio l'han portato giù con i cavalli», -Finalmente ce l %an fatta, neh?». Un po' straniti i bambini cui i padri indicavano il gran testone bronzeo del Duca o la coda o la criniera. A dire il vero la sensazione che, in certi momenti, si provava era un po' «profana» e lo scultore Marochetti non l'avrebbe certamente app/ezzata: stretti fra la lolla che in via Giolitti faceva ala al cavallone, sembrava quasi d'essere tornati Indietro di tanti anni quando, bambini, ci' portavano a vedere la sfilata del carri allegorici da cui piovevano caramelle. Le 18,15: tra luci arancione e grida di -Avanti cosi che vai beneEmanuele Filiberto è arrivato all'angolo con via Accademia Albertina. Alle 18,21 all'incrocio con via Della Rocca, alle 18,26 ha affrontato, lento mentre la gente teneva il fiato sospeso, la curva che immette in corso Cairoli: verdi sotto le luci attorniati dai montacarichi alza-fiU (la rete elettrica è alta 4,50 metri, la statua sul grande camion, 5,60) cavallo e cavaliere si stagliavano contro il buio punteggiato di luci della collina. Avanti adagio: l'ultima parte di corso Vittorio, corso Moncalieri. Le 18,50: il corteo —vigili urbani, auto della sovrintendenza ai monumenti, funzionari del Comune — è arrivato alla Gran Madre. Dietro, attorno, davanti al monumento un incredibile caos di auto con 1 clacson pigiati. Le 20,16 via Monte Santo, tra la Dora e corso Belgio. La pavimentazione è un po' sconnessa, 11 basso camion della ditta Peyrani ha un tremito quando entra nei laboratorio della ditta Craviolatti: 11 monumento vibra, quasi ondeggia stretto nelle bardature flessibili. Qualcuno dice: -Ci siamo, ecco che viene giù. Ciao cavai 'd brons». Nulla, soltanto un breve brivido che attraversa 11 corpo del vecchio destriero. Come quei fremiti che anche i purosangue hanno, di tanto in tanto, per scacciare un fastidioso insetto se, turba la loro quiete regale. re. ri. ini i iillllllllllllliill in iiimiiiiiiiiliillllllliilillllllliimiiiiiiiimiiiiimiiiilii

Persone citate: Craviolatti, Marochetti, Peyrani

Luoghi citati: Moncenisio