Maresciallo di ps di Sandra Bonsanti
Maresciallo di ps Maresciallo di ps (Segue dalla 1 ' pagina) no?», domanda la gente del Collatino che invade la rampa e si accalca portando garofani rossi. «Uno quasi vecchio, su cui si poteva fare affidamento», dice il dirigente del commissariato. «Dicevi: Taverna vai II; Taverna fai questo... e lui ubbidiva, perché ci credeva, perché era vissuto al servizio dello Stato». Forse un po' «rigido», dicono. Aveva qualche difficoltà nei servizi di ordine pubblico, lui che aveva prestato a lungo servizio a Viterbo, nella Stradale, e solo dal '74 era all'Appio Nuovo. Un commissariato caldo. Copre un'area di 350.000 cittadini. «Eravamo in cinquanta; adesso siamo in 49», dicono i colleghi di Taverna. Un commissariato spesso alle prese con situazioni incandescenti: l'ufficio di collocamento (al centro, due anni fa, di numerosi disordini); una chiesetta sconsacrata divenuta la base di un collettivo di autonomi e l'istituto industriale Vallauri. La chiesetta era stata perquisita subito dopo la morte di Granato. Al Vallauri invece Taverna ha prestato il suo ultimo servizio esterno, martedì scorso, quando un gruppo di 400 studenti aveva deciso di fare un corteo di protesta per il mancato riscaldamento. Cose che succedono nelle «metropoli», cose di quartiere. Nel maggio scorso invece il maresciallo era stato testimone di uno strano episodio accaduto proprio sotto casa sua: aveva sentito degli spari, aveva visto un'auto che si allontanava, ma non aveva creduto che quegli spari fossero rivolti a lui. La storia non aveva avuto conseguenze. Dicono ancora al commissariato dell'Appio Nuovo: «Ormai è il terzo di noi che è preso di mira. Prima è toccato a uno che aveva prestato servizio all'ufficio di collocamento. Fu legato alla ringhiera e disarmato. Poi è saltata per aria l'auto di un sottufficiale... Il lavoro comincia a diventare veramente difficile». Quindici compagni di lavoro di Taverna sono andati al ministero dell'Interno; li ha ricevuti un alto funzionario. Con molta civiltà ma profondo sgomento gli agenti dell'Appio Nuovo hanno chiesto aiuto. Che si faccia qualcosa, non chiedono leggi speciali, ma «che si applichi sul serio il codice penale». Sandra Bonsanti
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