Il candidato Strauss accusa Bonn di consognare dissidenti a Praga

Il candidato Strauss accusa Bonn di consognare dissidenti a Praga Scandalo sollevato da due profughi cecoslovacchi Il candidato Strauss accusa Bonn di consognare dissidenti a Praga DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Franz Josef Strauss, candidato cancelliere dell'opposizione è furente. La polizia di frontiera della Baviera, la regione della quale è capo di governo, ha rifiutato asilo politico in Germania a due profughi cecoslovacchi e li ha consegnati alla polizia di Praga, che li ha arrestati. «E' politicamente insopportabile il modo con cui sono state trattate persone che erano fuggite dal blocco orientale» ha detto Strauss e. ha ordinato una severa inchiesta disciplinare. Al due profughi repinti è stato offerto «socialismo invece di libertà», anziché «libertà invece di socialismo» che è il motto elettorale dell'opposizione. «Si tratta del più'granile scandalo politico in Baviera, negli ultimi dieci anni» affer- o o o e mano i liberali. E il segretario' del partito socialdemocratico Egon Bahr chiede le dimissioni immediate del braccio destro di Strauss, il ministro degli interni della Baviera e albergatore Gerold Tandler. Questi, dopo avere in un primo momento detto di non essere a conoscenza della estradizione dei due profughi politici, ha In un secondo tempo ammesso che l'espulsione dal punto di vista giuridico forse è in ordine, dal punto di vista politico e certamente sbagliata». E ha aggiunto «cose del genere non debbono accadere dobbiamo fare di tutto affinché non si ripetano». Ecco i fatti In breve. L'11 ottobre dell'anno scorso, due giovani cechi, Vlatislav Cermak e Juraj Zilka, che avevano trascorso una vacanza in Istria, passati illegalmente in Austria e da qui in Germania, si consegnarono immediatamente alla polizia di frontiera bavarese. Questa, anziché mandarli all'ufficio di Zirndorf competente per le richieste di asilo politico, li arrestò e li mise in prigione, incaricando un ufficio di immigrazione di esaminare il loro caso. E il 23 novembre, attenendosi a una circolare xenofoba del governo regionale intesa a impedire che «per anni stranieri senza lavoro vivano a spese del contribuente», un piccolo funzionario locale rifiatò l'asilo politico ai due e ordinò la loro consegna alla polizia cecoslovacca. L'impiegato violò in tal modo l'articolo 16 della Costituzione che garantisce l'asilo politico e non tenne conto che i due profughi, in patria, rischiano una condanna tra sei mesi e cinque anni di reclusione. Lo scandalo non si limita ai due cechi. Il ministro degli interni bavarese ammette ora che in tutto sono nove i profughi politici respinti dalla polizia di frontiera. Ma la associazione «Amnesty international» incalza che il ministro dice il falso, i profughi rifiutati [furono molti di più. t.s.

Persone citate: Cermak, Egon Bahr, Franz Josef Strauss, Strauss, Zilka

Luoghi citati: Austria, Baviera, Bonn, Germania, Istria, Praga