«Intrigo» con spie nella Parigi del '46 di Stefano Terra

«Intrigo» con spie nella Parigi del '46 «Intrigo» con spie nella Parigi del '46 Stefano Terra: «Le porte di ferro», ed. Rizzoli, 179 pagine. 6500 lire. La scrittura di Stefano Terra ha la propria particolarissima misura nella sua levità, quasi si direbbe nella sua gracilità. Le parole scorrono leggere sulla pagina: tratteggiano profili di personaggi, schizzano linee colorate di paesaggio, che si confondono in un'unica suggestione di dolente precarietà. E cosi capita anche in questo libro che, nonostante la sua struttura corposa quasi di romanzo giallo, non consente una lettura precipitosa, tutta d'un fiato: ma obbliga ad una degustazione lenta. Lo stesso «intrigo» del racconto sì risolve infatti qui •ih un^ gtóco di atmosfere. Citroviamo a Parigi, nell'estate del '46: il protagonista, Gerolamo Taverna, è un esperto giornalista, inviato da un grande quotidiano alla Conferenza della pace nel Palaz-t zo del Lussemburgo. Taverna viene coinvolto nelle manovre dei servizi segreti ed intreccia la propria vicenda con quella di un giovane (Fioravanti), venuto a Parigi per vendicare Trotskij. Sulla pagina si leggono i re¬ soconti delle manovre delle polizie segrete per braccare questo leader di tanti sbandati dell'Europa orientale, traditi dalla dittatura sovietica; sulla pagina si muovono persino personaggi storici: ma il racconto non punta su questa concretezza. Taverna vive come in un incubo «di assenza e di solitudine» quella realtà, e nonostante attivissimi commerci con spie e informatori, con ministri e colleghi giornalisti, sembra inseguire piuttosto i fantasmi della sua stanca memoria. Fioravanti diventa per lui l'immagine simbolica di un «eroe greco protetto dagli dei-, corazzato dal coraggio di vivere e dalla fede nelle idee, non ammalato di solitudine, non divorato — come lui — dalla nostalgia e daini-risoluzione, non invischiato irreparabilmente nella fanghìglia dei compromessi. Il libro vive tutto in questo confronto che è appena suggerito dalla scrittura di Terra, in una continua, persuasiva, sovrapposizione di immagini che sfumano l'una nell'altra, a creare appunto un'atmosfera, un gioco sottile di sottintesi e di reticenze. Giorgio De Rienzo

Persone citate: Fioravanti, Gerolamo Taverna, Giorgio De Rienzo, Stefano Terra

Luoghi citati: Lussemburgo, Parigi