Barre salva il bilancio del governo contro le sinistre e i neo-gollisti di Paolo Patruno

Barre salva il bilancio del governo contro le sinistre e i neo-gollisti Ricorrendo ad un artifizio della Costituzione di De Gaulle Barre salva il bilancio del governo contro le sinistre e i neo-gollisti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI—11 governo Barre ha superato ieri lo scoglio della votazione parlamentare sul bilancio statale del 1980 grazie a quella che uno dei giornali più moderati, come il Figaro, definisce .un accomodamento ipocrita». Davanti alla opposizione dell'rpr neo-gollista, che richiedeva pretestuosamente un'economia nel bilancio dell'amministrazione statale di due miliardi di franchi, Barre ha posto infatti la questione di fiducia. La Costituzione gollista prevede in questo caso la presentazione da parte degli oppositori di una o più mozioni di «censura» per rovesciare il governo. Se l'opposizione non ottiene però la maggioranza assoluta, il testo governativo sul quale il gabinetto ha impegnato la questione di fiducia si considera adottato automaticamente, anche se non sottoposto al voto dell'Assemblea. L'artefizio era stato studiato apposta dai costituzionalisti della V Repubblica perché le istituzioni golliste dessero la priorità alla stabilità del potere, anche a spese delle legittime pretese dei parlamentari a discutere, correggere, migliorare i progetti governativi. E anche ieri il salvagente ha funzionato. In mancanza di una maggioranza di ricambio, il voto sulla fiducia si è risolto perciò come era scontato in una sorta di balletto oratorio senza effetti pratici. In serata all'Assemblea nazionale le due mozioni di censura presentate dal partito socialista d'una sulla politica generale del governo, l'altra sul bilancio '80) non hanno raccolto i 246 voti necessari a causa della preannunciata astensione dell'rpr neo-gollista, che non ha voluto condannare il governo Barre (formalmente appoggiato in Parlamento da una coalizione di cui l'rpr è la componente maggiore) .aggiungendo una crisi politica alla grave crisi economica e sociale che il Paese attraversa», come hanno spiegato nelle dichiarazioni di voto i portavoce gollisti. E lo stesso risultato è stato ottenuto poi in seduta notturna sulla mozione di censura presentata dal partito comunista. In definitiva, a parte i suffragi della gauche (che ha votato unita su tutte le mozioni) e di qualche «franco tiratore» neo-gollista, la maggioranza dell'Assemblea ha rifiutato di sanzionare la censura al governo Barre. Alla fine di questa pantomima, tutti i partiti perciò possono dichiararsi soddisfatti. Il governo Barre e la corrente giscardiana della maggioranza (l'udf ) cantano vittoria perché il bilancio è stato adottato (anche se non approvato). Chirac e l'rpr neo-gollista hanno separato clamorosamente (ma senza effetti pratici) le loro responsabilità da quelle del governo e dell'udf su un progetto di bilancio giudicato incapace di trarre la Francia dalla crisi economica e sociale. L'opposizione di sinistra, infine, ha giocato fino in fondo il suo ruolo, anche sapendo che l'esito della battaglia parlamentare era scontato, visto che tutti sparavano a salve. Seppur priva di effetti pratici la votazione ha messo formalmente agli atti la gravissima crisi che lacera la maggioranza governativa e la situazione d'impasse nella quale si trova il sistema politico francese. Paolo Patruno

Persone citate: Barre, Chirac, De Gaulle Barre

Luoghi citati: Francia, Parigi