La verità sul «delitto delle bambole» forse è legata all'esame del vestiti

La verità sul «delitto delle bambole» forse è legata all'esame del vestiti Il giudice istruttore ha affidato l'incarico al perito Max Frei La verità sul «delitto delle bambole» forse è legata all'esame del vestiti Il superesperto svizzero ha già prelevato i campioni degli abiti indossati dalla vittima di via Medail e dagli indiziati Prinzi e Ciappa per cercare le «microtracce» rivelatrici Superperizia di Max Frei, l'ex capo della polizia scientifica di Zurigo che ha già risolto brillantemente molti casi, per il delitto «delle bambole», il giudice istruttore Oggè, che conduce l'Inchiesta sull'omicidio di Bruno Russo, titolare del negozio «Pupeide», strozzato nel suo appartamento di via Medail 421125 ottobre scorso, ha affidato a Max Frei un delicato Incàrico. Il perito ha prelevato Ieri campioni dagli abiti della vittima, nel suo appartamento, e del vestiti del due principali Indiziati Giovanbattista Prinzi e Vincenzo Ciappa. I due si accusano a vicenda dell'omicidio. Le loro versioni sono note: Prinzi dice che entrambi salirono nell'apparta¬ mento del Russo e che mentre egli si trovava In un'altra stanza dell'appartamento di via Medail, senti un trambusto. Quando ritornò In camera da letto, Ciappa e Russo stavano lottando. Riuscì a separarli dopo che Ciappa aveva afferrato per la gola il commerciante e lo aveva strozzato. Ciappa afferma che soltanto Prinzi sali nell'appar- tamento. Erano andati entrambi per fare una rapina, Prinzi nell'alloggio e lui al negozio ,«Pupeide». Ma Prinzi ridiscese sconvolto dicendo che Russo era morto. Ora 11 giudice Oggè vuol tentare un'altra strada, quella delle microtracce. Ieri Max Frei ha raccolto, come si è detto, 1 campioni dal vestiti. La validità del metodo di ricerca seguito è condizionata, come sempre, alla possibilità di procedere agli esami nell'imme£lf.tezza del fatto. Purtroppo sono ormai passati venti giorni dal .delitto. Come ben sa ogni lettore di gialli, nella stanza dove è stato commesso un delitto non dovrebbe entrare nessuno prima che la polizia scientifica abbia compiuto tutti 1 suol rilievi. In Italia questo non accade perché la polizia scientifica lavora colme può. Nel caso del «Pupeide» il perito della scientifica ha eseguito un buon lavoro ma non ha 'prelevato mlcrotracce sugli abiti della vittima e sull'ambiente, semplicemente perché non aveva gli strumenti per farlo. ' 'Il metodo è nuovo — ha affermato 11 giudice Oggè—e, conte è noto, non è stato accettato dalla corte d'assise in un altro caso di omicidio (l'assassinio di una vedova ottantenne, indiziato Vito Ptnto, che fu poi assolto). La corte negò qualsiasi valore alla prova delle microtracce. Ogni nuova strada nel campo scientifico trova ostacoli e oppositori ma non per questo bisogna abbandonarla in partenza». Un'ultima considerazione: quando la polizia scientifica sarà dotata di strumenti adeguati a compiere indagini secondo 1 sistemi più moderni? iiiiiiimiihmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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