Il problema chimico si fa più acuto a Porto Marghera temono tagli (30%)
Il problema chimico si fa più acuto a Porto Marghera temono tagli (30%) Assemblea con politici e sindacalisti negli stabilimenti Montefibre Il problema chimico si fa più acuto a Porto Marghera temono tagli (30%) VENEZIA — E' vero che per salvare lo stabilimento Montefibre della Montedison di Porto Marghera bisogna ridurre la produzione a 52-55 mila tonnellate l'anno — dalle 80 mila attuali — e il personale di circa un terzo? Sarebbe questa, secondo quanto è emerso da colloqui a vari livelli, la tesi sostenuta dalla direzione aziendale, la quale fa presente che il Montefibre, nonostante 1 suoi impianti siano ad un livello tecnologico elevatissimo, versa in una situazione finanziaria abbastanza grave. Per discutere di questa questione si è svolta ieri mattina, al capannone Montefibre di Porto Marghera un'assemblea aperta dei lavoratori, indetta dal Consiglio di fabbrica, alla quale hanno partecipato numerosi rappresentanti delle forze politiche e sindacali. Era presente tra gli altri 11 sindaco di Venezia Mario Rigo, il quale ha espresso preoccupazione per il quadro di incertezza che presenta la Mon¬ tefibre: si pensava—ha detto' il sindaco — che l'accordo del luglio 1977, che riduceva di 600 unità i dipendenti e diminuiva di 30 mila tonnellate la produzione, fosse definitivo. L'ulteriore richiesta di diminuzione sia di personale che di produzione da parte della direzione dell'azienda, non può essere accolta. Rigo ha quindi espresso nuovamente preoccupazione perché il caso della Montefibre non è isolato a Marghera, dato che vi sono altre situazioni di difficoltà aziendali, ad esempio all'Italslder e alla Breda come è del resto testimoniato dalla diminuzione di occupazione complessiva registrata a Marghera negli ultimi tre anni. Il sottosegretario ai Trasporti on. Costante Degan, a sua volta, ha rivendicato alla democrazia cristiana di aver sempre sostenuto lo sviluppo dei posti di lavoro nella zona: min occasione della legge speciale — ha aggiunto Degan — la de è stato l'unico partito a difendere i livelli occupazionali: Dopo aver sottolineato il forte recupero avvenuto alla Montefibre, il sottosegretario ha espresso solidarietà al Consiglio di fabbrica ribadendo la necessità di seguire lo sviluppo del piano di settore, salvaguardando i livelli occupazionali. La posizione del partito comunista è stata illustrata dall'on. Massimo Cacciari il quale ha denunciato le «inadempienze governative che sono all'origine dei mali del settore nell'ultimo periodo». A Marghera — ha detto Cacciari — la soluzione non sta nella riduzione di un terzo dei 1500 dipendenti di oggi, quanto nello sviluppo dell'attività di ricerca in modo da garantire una produzione totale di circa 80 mila tonnellate. L'on. Maurizio Sacconi del psi ha invece rivelato l'esistenza di forze che tendono ad abbandonare 11 Nord a processi spontanei di depauperamento del tessuto produttivo e incoraggiano l'eco¬ nomia sommersa mentre nel Mezzogiorno si muovono nella logica del peggior assistenzialismo. Dopo aver ribadito che bisogna sconfiggere questa linea, Sacconi ha sottoli-> neato la necessità di ridefinire gli assetti proprietari e finanziari non consentendo ai gruppi privati di scaricare con troppa facilità gli impegni più onerosi del settore. Gigi Bevilacqua
Persone citate: Cacciari, Costante Degan, Degan, Gigi Bevilacqua, Mario Rigo, Massimo Cacciari, Maurizio Sacconi, Sacconi
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