Il padre severo del sindacato Usa

Il padre severo del sindacato Usa Autobiografia di Samuel Gompers, emigrante, professione sigaraio Il padre severo del sindacato Usa Samuel Gompers: «Settantanni della mia vita*, ed. Feltrinelli, pag. 309. lire 8000. Protagonista autoritario e carismatico del sindacalismo americano fino agli anni del primo dopoguerra, Samuel Gompers fu ininterrottamente, dal 1886 all'anno della morte (1924), presidente della American Federation of Labor, con la sola eccezione del 1895. Nato a Londra, israelita, con ascendenze nelle comunità ebraiche dell'Europa centrale, Gompers approdò tredicenne con la famiglia negli Stati Uniti (era nato nel 1850) quando l'emigrazione negli States non conosceva ancora l'emarginazione che avrebbe segnato le massicce ondate di proletari alla fine del secolo. Bisogna tenere a mente queste caratteristiche (l'origine ebraica, il fatto di appartenere, sia pure da emigrante, ad una aristocrazia artigianale europea, la stessa America che lo accolse nel '63) per comprendere come il personaggio plasmò col suo pragmatismo e col suo attivismo quarantanni di sindacalismo negli Usa. Gompers maturò la sua vocazione in un'America appena uscita da una guerra civile (1861-65) che segnò una svolta radicale rispetto all' «era dei buoni sentimenti*. Fu una guerra che, malgrado successive e ricorrenti tentazioni, strappò gli Stati Uniti dalla grande illusione dell'isola felice, lontana dall'Europa troppo stretta e dilaniata o sempre sul punto d'esserlo, da conflitti di nazionalità, da sussulti di imperi al tramonto o di altri nascenti. La corsa all'eldorado, la definitiva conquista dell'Ovest, la risistemazione in chiave di occupazione degli eserciti smobilitati, la lenta ripresa economica, quindi l'accelerazione verso un'America ancora sanguigna e pionieristica, ma già in corsa per l'industrializzazione, poi imperialista e interventista (tra Teodoro Roosevelt e Woodrow Wilson): questo tumultuoso emergere della nazione americana è sempre lo sfondo anche della nascita e dell'affermazione del sindacato. Un sindacato, quello ohe .Gompers accompagnò e plasmò col suo carisma un po' arrogante, spesso miope, che aveva il suo punto di forza negli skilled workers, nei lavoratori specializzati, visti da Gompers come punta di diamante del movimento. La concezione di élite sostenuta in seno al movimento sindacale americano fin da quando, egli stesso sigaraio, combatté la battaglia della CigarMakers' International Union valse a Gompers la vittoria in alcune battaglie fondamentali del protosindacalismo, come quella delle otto ore. Ma lo portò pure allo scontro tra gli skilled workers e le masse dei' lavoratori privi di qualificazione che tra la fine del Diciannovesimo e l'inizio del Ventesimo Secolo si riversarono sul mercato del lavoro americano. A questo punto Gompers e l'AFL diventarono elementi ostili e discriminanti in seno agli immigrati. Ma più ancora Gompers e la sua generazione di sindacalisti si trovarono alla retroguardia1 quando l'industria cominciò a riorganizzare i sistemi di lavoro, lasciando ben poco spazio all'antico operaio-artigiano. La misura della sconfitta, fu, nel '19, il fallimento del dialogo-alleanza tra impren- ditori e sindacati: quando i primi alzarono il prezzo ri' vendicando l'esclusiva facoltà di compiere le scelte fonda' mentali del futuro in materia di plani industriali e organizzazione del lavoro, l'AFL, che sul collaborazionismo aveva puntato tutte le sue carte, ne usci a testa china. Le conseguenze le avrebbero pagate duramente 1 lavoratori americani fino al New Deal, cioè fino all'Intervento massiccio nell'economia del politici, dello Stato, e in definitiva degli intellettuali liberals: tutti elementi che Gompers aveva per decenni dichiarati estranei ai reali interessi dei lavoratori, non senza disprezzo, quasi in un globale rifiuto anarco-sin d acale. Le memorie furono scritte negli ultimi anni, dopo che l'autore aveva partecipato come rappresentante di Washington (dato questo di estrema contraddizione e premio del presidente Wilson all'alleato nella battaglia interventista) alla Conferenza per le riparazioni di guerra. Forse Gompers non avverti pienamente il tramonto della sua èra; certo il suo racconto irruente, istintivo, sempre, e talvolta fastidiosamente, in prima persona, è un con tribù to essenziale per capire una pagina decisiva e tormentata della storia moderna americana. Gianfranco Romanello

Persone citate: Gianfranco Romanello, Samuel Gompers, Teodoro Roosevelt, Woodrow Wilson