A Napoli rinverno ritrova le paure del 78: il «male oscuro» e la miseria di Francesco Santini

A Napoli rinverno ritrova le paure del 78: il «male oscuro» e la miseria Si ripropone per la città la disinfezione generale A Napoli rinverno ritrova le paure del 78: il «male oscuro» e la miseria Al Santobono nulla è cambiato, né le attrezzature né le strutture: «Fortunatamente non siamo all'epidemia» dice il primario, le affezioni bronchiali hanno carattere endemico - Polemiche accese fra i politici sui 120 miliardi per la ristrutturazione dei bassi DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE NAPOLI — Nella pioggia insistente di novembre, l'ospedale Santobono di Napoli accoglie i bambini colpiti alle vie respiratorie. Attraverso un sotterraneo fatiscente e raggiungo, al di là dello spiazzo ingombro di auto, il reparto radiologico. I genitori imprecano. Avvolgono i figli tra le coperte. Fradici d'acqua, s'avviano, a passo veloce, al «gabinetto dei raggi». Un padre ieri s'è opposto: «Niente lastre — ha gridato —, preferisco un'analisi in meno ad una broncopolmonite per la pioggia-. L'inverno è tornato e Napoli ritrova la paura dell'anno passato quando il ..male oscuro» falciò 81 bambini. Da allora, al Santobono. nulla è cambiato. Né le attrezzature né le strutture sono migliorate: il prof. Mario Bernl Canani, primario pediatra, dice: «Fortunatamente, non siamo all'epidemia. Le affezioni bronchiali hanno carattere endemico». Poi un appello: «Che i nostri studi e le nostre ricerche — afferma — non finiscano in un cassetto, abbandonate tra le carte inutili dei politici». Ritorna il freddo. La città s'interroga su 120 miliardi «sottratti» alla ristrutturazione dei bassi. La guerra dei comunicati segna le file dei politici litigiosi mentre un gruppo di giovani percorre le vie di Montecalvario. Allontana i più piccoli dai bracieri a carbone. Sui muri sgretolati dei vicoli si raccomanda: «Latte materno per i neonati, il consumismo uccide». La stessa scritta, in vernice rossa e nera, è comparsa sul muro di cinta del Santobono. La città non riceve altre informazioni pediatriche e il prof. Bernl Canani insiste: «E' necessaria una campagna a tappeto die dia alle madri un minimo di preparazione. Ecco perché, l'anno scorso, ero favorevole all'istituzione, per Napoli, di un commissariato straordinario alla Sanità: avrebbe speso celermente i quattrini, le decisioni non sarebbero state bloccate dall'inefficienza degli enti locali». Si ripropone, per Napoli, la disinfezione generale. L'assessore alla Sanità della Regione, De Rosa, che per primo ha denunciato l'inutilizzazione dei fondi destinati a risanare i bassi, dichiara: «Lo competenza alla disinfestazione è del Comune, ma se da Palazzo San Giacomo Valenzi mi chiede, domattina, di intervenire, io accordo l'azione igienico-sanitaria in ventiquattr'ore». Dal Comune, la replica è densa di irritazione: «De Rosa è un bugiardo: stiamo già provvedendo». Parla l'assessore Scippa: «De Rosa sa di mentire — dice — venga qui a confrontarsi, con leggi e carte alla mano». Intanto a Palazzo San Giacomo si documentano. Analizzano la delibera regionale che ripartisce i fondi del governo stanziati per il «male oscuro» e affermano: «Sarebbe stato impossibile preparare un piano di risanamento per i bassi: occorrono almeno due anni per mettere a punto l'intervento su un tessuto urbano così frazionato». Scippa, responsabile alle Finanze, esplode: «La verità è che la Regione ha utilizzato i fondi dello Stato a fini clientelarì, a beneficio di Comuni die nulla avevano a che fare con la virosi respiratoria». Al Cavone, a monte di piazza Dante, una giovane che av- volge fiori di cera, ieri cercava la guardia pediatrica. «Il professore — racconta — mi è venuto in casa, ma mi ha preso 20 mila lire». Per l'assessore Scippa non è cosi. A suo dire, a Napoli, i pediatri disponibili non si contano e un comunicato distribuito dall'efficiente Zambardino riporta una dichiarazione del responsabile alle Finanze. Sostiene il perfetto funzionamento delle guardie pediatriche e aggiunge: per quanto concerne gli investimenti, al Comune di Napoli «non è stato accreditato alcunché, proprio in seguito alle lentezze ed ai ritardi della giunta regionale paralizzata per dieci mesi dalla crisi». Dalla Regione, pronta, è venuta la replica. Dice l'assessore De Rosa: «Per le condotte sottomarine, la giunta Valenzi ha agito con rapidità sconcertante; mentre per i gabinetti dei bassi nessun progetto ci è pervenuto, pur avendo avuto quattro mesi di tempo a disposizione». Nel dibattito che s'accende, intervengono, in assenza del sindaco Valenzi, altri assessori. Sostengono che per il risanamento dei bassi, il Comitato edilizia residenziale (Cer) ha stanziato soltanto 10 miliardi. Aggiungono: «Il consiglio comunale ha approvato le localizzazioni per la spesa dei fondi e, nella prossima riunione di giunta, saranno decise le procedure per l'appalto-concorso». L'autodifesa, fa appello a un'altra legge. Dalla Regione, si replica: «In assenza di progetti e di proposte del Comune di Napoli abbiamo destinato i finanziamenti romani nel modo più opportuno». Le indicazioni della commissione parlamentare sono state disattese, ma, De Rosa, conclude: «La colpa non è nostra, va cercata altrove, in primo luogo al Comune di Napoli». Francesco Santini

Luoghi citati: Comune Di Napoli, Napoli