Urss, tempi duri per il grano di Livio Zanotti

Urss, tempi duri per il grano CHE COSA NON HA FUNZIONATO NEI PIANI DI MOSCA Urss, tempi duri per il grano La siccità farà ricordare il '79 come Tannata nera per il raccolto di cereali: dai 237 milioni di tonnellate del '78 si è scesi a 180 milioni - L'agricoltura sovietica ha fatto cospicui progressi, ma non ha sufficienti fertilizzanti né macchine e trattori - I piani di Kruscev e Breznev - Il granoturco acquistato in Usa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA - Svelti, fate in fretta, il granoturco si bagna», grida un funzionario del kolkos. Di sotto un pesante automezzo bloccato da un guasto ai freni, l'autista tira un'occhiata alle baile di mais pronte per il carico e bestemmia. Dietro di lui. lungo la strada infangata dalla prima neve, si è già formata una colonna di camion da nove tonnellate Dal fondo strombettano alcuni clacson. E'pomeriggio inoltrato. le poche ore di luce che rimangono non basteranno a raggiungere i centri eli raccolta, sulla via di Karkov intasata di traffico perché la fretta di raccogliere e ormai ossessiva, dopo aver tentato fino all'ultimo di sfruttare il pallido sole autunnale per arricchire il raccolto. In Ucraina, e a Oriente, sulle terre vergini, la corsa contro il tempo, ansi contro il maltempo, e alle battute decisive della stagione e mobilita milioni di contadini Sei resto del Paese il lavoro è invece finito da qualche settimana e tutti attendono solo di conoscerne l'esito. Annunciarlo toccherà a Leonia Breznev, da un giorno all'altro: probabilmente alla prossima riunione del Soviet supremo. Selle campagne, però, e tra gli specialisti non soltanto sovietici e già noto: questa del Iti?» e stata un'altra annata nera per i cereali in Urss. Dai 237.2 milioni dì tonnellate dell'anno scorso, i raccolti sono precipitati a 1S0 milioni circa: questa è la stima approssimativa, in attesa di conoscere i dati ufficiali. Adesso al ministero dell'Agricoltura, a Mosca, appaiono nervosi. Devono comunicare le cifre definitive al Comitato centrale del partito ed è sempre scomodo dare brutte notizie. .Voi occidentali sapete già tutto: ma perche vi preoccupate tanto dei nostri raccolti andati male invece di preoccuparvi dei vostri, che non sono andati meglio: forse la ragione è che abbiamo a che fare con due propagande diverse... ». esclama risentito Aleksandr Jalobov. responsabile della divisione cereali del ministero. Rispondo che forse unti spiegazione potrebbe trovarsi nel tuttoché èl'Urss ad acquistare grano in America e non il contrario. Jalobov sorride a denti stretti, ricorda improvvisamente che ha un impegno improrogabile, saluta e se ne ra: -La faro parlare con il funzionario che si interessa specificamente del settore granario», dice stringendomi la mano. // funzionario si chiama Michail Buriakov e arriva fornito di voluminosi fascicoli Esordisce ripetendo l'affermazione già fatta dal suo sulieriore e alla qitale seni bra no entrambi tenere molto: .Sappia che in ogni caso siamo in condizione di garantire il pane alla popolazione: noi calcoliamo che siano sufficienti 140 chilogrammi all'anno per persona: fanno 36 milioni di tonnellate. Il problema e un altro». Giusto, anche se altri esperti calcolano invece che questo fabbisogno sia di circa .io milioni di tonnellate e la siccità ha colpito proprio le regioni meridionali dalle quali viene il grano tenero per la panificazione. Il problema serio, comunque, riguarda le granaglie per l'alimentazione animale, quindi la possibilità di accrescere il bestiame e conseguentemente la produzione di carne. Esperimenti Allora la produzione media oscillava intorno agli SO. S5 milioni di tonnellate. Segìi ultimi vent'anni, attraverso quattropiani quinquennali, e passata da 130.3 milioni di tonnellate a 107.0. a 181.6 e nel Viso, alla fine del decimo piano produttivo,, supererà certamente i 200 milioni di tonnellate annui. Pur con questa crescita costante, i problemi restano. Ma dopo lu collettivizzazione staliniana e la scommessa delle colture estensive giocata da Kruscev. la meccanizzazione di massa avviata du Breznev ha il merito di avere messo a nudo I malanni delle campagne soni fiche. Di quelli strutturali a Mosca parlano senza difficoltà e sono riassumibili in un potenziale bioclimatico che nella maggior parte delle zone agricole sovietiche risulta inferiore a quello delle terre europee occidentali e nordamericane Dice un giornalista della Pravda, esperto della materia: Ricordo che nel 1976 la rivista tedesca Der Spiegel scrisse: "11 continente sta bruciando vivo", solo perche m sei mesi Germania. Francia e Italia avevano ricevuto 106 millimetri di pioggia, contro ì 300-400 abituali e necessari. Da noi. l'anno prima, in certe regioni della Volga le precipitazioni non avevano superato ì :!3 millimetri in otto mesi e quest'anno da Rostov a Stavropol e Krasnodar. cioè sulle nostre terre migliori, in maggio e m giugno non e piovuto una sola volta. Guardate la carta geografica, capirete perche dobbiamo seminare due volle l'anno senza neppure la certezza di fare almeno un buon raccolto: le semine autunnali lozinne) rischiano sempre di gelare sottoterra, alle latitudini m cui vengono lane, e quelle primaverili [iarovie) se non ci sono sole e acqua in abbondanza, vengono su asfittiche-. Si dice poco o nulla dell-.t genetica miracolistica di Li/senko. che ha ritardato di un ventennio la rivoluzione verde degli ibridi: dell'avventura in cui Kruscev si lanciò nelle terre siberiane e in quelle vergini, per sopperire con la moltiplicazione delle aree seminate alla scarsa produttività per ettaro, incontrandovi presto il disastro. Il tipo bezosstaja. senza toglie-, oppure -nudo-, come direbbero da noi. dal quale hanno tratto le sementi Aurora. Caucaso e. più di recente, queliti denominala Mnonovska.ta SOR e stato selezionato appena agli inizi di questo decennio e viene introdotto su unti decina di milioni di etturi l'anno, dei 1.10 milioni coltivati in total" a cereali. La resa unitaria si è dimostrata notevole: OO-SOquintali per ettaro, che diventano anche cento nelle situazioni eccezionalmente favorevoli. L'agricoltura moderna e caratterizzata da un intenso capitale fisso sociale, che vuol dire elettrificazione, strade, servizi sussidiari. Mi hanno condotto a visitare un kolkos nei pressi di Voronez. sulle terre nere del Don. dove c'è un televisore in ogni casa. Solo dieci anni fa i contadini potevano appena immaginarselo in sogno un kolkos cosi. Ma l'elettrificazione delle campagne, a oltre mezzo secolo dal famoso slogan leninista i»Il comunismo e il potere dei Soviet più l'elettrificazione di tutto il Paese» / è tuttavia incompleta. La disponibilità di energia, anch'essa in aumento progressivo, rimane bassa: 240 cavalli di forza motrice ogni cento ettari. L'obiettivo degli Anni Ottanta è arrivare a una produttività di 20 quintali per ettaro, ciò che garantirebbe l'autosufficienza, ma per raggiungerlo ci vogliono più acqua, piit concimi, più macchine, migliore livello professionale dei contadini. E allora si scopre che la peggiore malattia dell'agricoltura sovietica è in realtà l'insuiiicienza dell'industria sovietica. I nuovi trattori da 300 cavalli sono pochi, cosi come i camion da nove tonnellate, ai quali mancano talvolta le coperture per proteggere il grano dal maltempo: le mietitrebbiatrici non sempre rispondono alle caratteristiche richieste dal terreno e dalle spighe. All'inizio di questo quinquennio, nel 1976, l'industria chimica riusciva a fornire un quintale di concimi per ettaro, adesso ne consegna quasi il doppio Ma nel MiddleWest americano, per quel granturco che lasciò Kruscev a bocca aperta, i farmers ne usano cinque volte tanto. ■ Ecco, guardate qui. prima c'era il deserto, neanche ì cammelli riuscivano a vivere lontano dalle poche oasi», mi ha detto il direttore di un sovkozin Turkmenistan, mostrandomi l'acqua che dal canale artificiale Kura Kum. il piit lungo del mondo nel genere, affluiva nei campi vicini. Riso e cotone In Asia centrale, tra Uzbechistan e Turkmenistan, riso e cotone hanno compiuto un balzo produttivo notevole. Stanno ut queste regioni la gran parte dei 20 milioni di ettari bonificati e irrigati dal '65 a oggi. Le zone cerealicole che i russi chiamano -a raccolto garantito-, in quanto trattate con minerali e bagnate a pioggia grazie a sistemi idraulici mobili, rappresentano una percentuale minimo. / 23 milioni e mezzo di addetti all'agricoltura, una cifra quattro volte superiore a quella americana e francese, non sopperiscono u queste carenze. Al contrario, costituiscono essi stessi un ulteriore problema e non dei minori. -E' possibile», ammette Lev Vaskrisicnskti. che scrive di agricoltura sui maggiori giornali sovietici e stranieri Ma spiega subito: Non perche siano troppi, come affermate spesso in Occidente, bensì perche potrebbe essere migliorata la loro organizzazione. Tenga conto, infatti, che nella cifra indicata dalle statistiche sono compresi tutti gli impiegati. I contadini sono un buon trenta per cento in meno del totale. Di vero c'è che per i due terzi al¬ meno si tratta di mano d'opera non qualificata». Tra i presidenti dei kolkos (che associano in forma cooperativa circa 10 milioni di agricoltori, contro i 13 e mezzo che dipendono dalle fattorie di Stato,i sovkoz/. alcuni lamentano effettivamete di essere costretti per statuto a dare impiego a ogni membro della cooperativa. anche quando l'azienda non ne avrebbe bisogno e la prestazione d'opera risulta d'insufficiente livello tecnico. Ciò che tuttavia non impedisce ai kolkosiani di ricavare dalle loro piccole parcelle a gestione personale (3.7 milioni di ettari in totale, pari all'I.6 per cento delle terre coltivate/ una produzione straordinaria: il Iti per cento della carne, il 35 del latte, il 50 dei tuberi e legumi e altrettanto delle uova prodotti in Urss. A Buriakov. il funzionario del ministero dell Agricoltura, espongo il conto, infine, delle necessita granane dell'Unione Sovieticu. cosi come mi è riuscito di ricostruirlo indicativamente da varie pubblicazioni specializzate sovietiche: 120-130 milioni di tonnellate per i foraggi. 4X per l'alimentazione umana. 42.50 per le semine. 20 per l'industria degli alcoolici. Fanno 230-24S milioni di tonnellate, ai quali per completare il calcolo vanno aggiunti i quantitativi destinati alle riserve, un dato considerato d'interesse strategico e mantenuto pertanto assolittamente segreto. Gli domando: ■ E' vero che comprerete 40 milioni di tonnellate all'estero, per colmare il deficit'' Risposta: Compreremo tutto quello necessario». Livio Zanotti Mietitrebbiatrici al lavoro nell'Orenburg: la meccanizzazione nell'agricoltura sovietica non è ancora sufficiente (Publifoio)