Apparecchio segnala l'arrivo di valanghe

Apparecchio segnala l'arrivo di valanghe Sarà installato nel Trentino Apparecchio segnala l'arrivo di valanghe Al minimo movimento della massa nevosa fa scattare un segnale di pericolo e mette in azione semafori per il blocco delle strade TRENTO — Tre speciali apparecchiature DRA (Detecteur Ruotier d'Avalanches) per la rilevazione delle masse nevose in movimento, saranno collocate, ad iniziativa dell'assessorato ai lavori pubblici della Provincia Autonoma, in altrettante località del Trentino particolarmente soggette a questi fenomeni. Le apparecchiature saranno installate lungo la provinciale di Pejo, in località «Comasine», sulla provinciale Bolentina-Montès (località della valle di Sole). La terza, invece, sulla provinciale di Pampeago in valle di Piemme. Il «rilevatore stradale di valanghe» — sperimentato in Francia l'inverno scorso dopo essere stato oggetto di studi tra il 1977 ed il 1978 — è un apparecchio che, all'atto del minimo movimento di una massa nevosa, fa scattare un avvisatore di pericolo (semafori od altre attrezzature) in modo da avvertire gli automobilisti dell'imminente pericolo di una caduta di valanghe. Non c'è chi non veda la grande importanza di questo apparecchio che anticipa di qualche tempo l'intervento dell'uomo. Lo strumento consiste in un apparecchio che viene sospeso sopra un canalone solitamente percorso dalla valanga, a mezzo di un cavo di acciaio del diametro di 12 millimetri. Il rilevatore viene posto in movimento poi da un carico sospeso sopra il terreno che la massa nevosa tende a strappare. Dal .rilevatore» quindi viene trasmesso questo segnale ad una centralina di comando dei semafori e ad altri segnali di allarme. L'apparecchiatura è stata collaudata per «lavorare» a temperature fino a 35 gradi sotto zero (sono poche nel Trentino le giornate nelle quali, in montagna, la tempe ratura supera questo limite' negativo) ed ha i suoi limiti sia nella situazione orografi ca dove l'apparecchiatura viene installata e, anche, nel tempo di percorrenza della valanga sotto il colatoio. L'esperienza dei tecnici dell'assessorato provinciale ai LL. PP. della Provincia di Trento ha pertanto suggerito l'impiego delle prime tre apparecchiature in zone dove distacchi delle valanghe solitamente avvengono a più di 700 metri lineari dalla strada e dove il percorso della valanga è canalizzato e la strada ne è interessata solo per brevi tratti. Di qui, si diceva, la scelta sperimentale delle zone del Comasine, di Bolentina e di Pampeago. In un secondo tempo saranno interessate altre arterie provinciali. L'esperienza del passato ha indicato — per ciò che si riferisce alle provinciali di Comasine e di Bolentina — la zona di distacco delle valanghe, dista più di due chilometri dalle strade e, quindi il DRA è, in questi casi l'apparecchiatura ideale. Il DRA, progettato e costruito dall'ingegner Bar ret. è stato visionato nell'estate scorsa dagli esperti di valanghe della Provincia Autonoma di Trento presso i labo-« mori di fisica applicata dell'università di Grenoble presenti, oltre al costruttore, anche il gruppo di realizzazione e di sperimentazione formato dal colonnello De Marliave, dall'ingegner Brunot e dall'ingegner Borrel. Per l'acquisto di queste speciali apparecchiature, la Provincia Autonoma ha autorizzato la spesa di circa 40 milioni. m.jc,

Persone citate: Borrel, De Marliave

Luoghi citati: Francia, Trentino, Trento