Come non si fa il processo Liore nell'aula dell'assise a Pinerolo di Claudio Giacchino
Come non si fa il processo Liore nell'aula dell'assise a Pinerolo Sì discute poco del sequestro di persona fra un rinvio e l'altro Come non si fa il processo Liore nell'aula dell'assise a Pinerolo Storia di un'udienza trascorsa nell'attesa di un detenuto «dimenticato» in carcere, che finalmente arriva ma viene rispedito via - La requisitoria del pm, forse, lunedì? Al ritmo blando di un'udienza alla settimana il processo per il sequestro di Guglielmo Liore, titolare dei supermercati «Conti» rapito nell'autunno di due anni fa e liberato in cambio di un riscatto di oltre mezzo miliardo, si avvia lentamente e faticosamente verso la sentenza. La storia del dibattimento è costellata di rinvìi, sospensioni ed aggiornamenti. Testimoni, legali ed imputati nel giro di quasi un mese sono entrati ed usciti dall'aula del tribunale di Pinerolo infinite volte. E spesso, senza alcuna utilità. Come è accaduto ieri. Ore 9: compare la corte (presidente Eula; giudici a latore Loperfido e Palla), l'udienza è aperta. Sul banco degli accusati siedono Camillo Carfagna, ritenuto il «cervello» del sequestro, Libero Pezzano e Nicola D'Agostino, che devono rispondere di reati minori e sono a piede Ubero. Abbastanza folta la schiera degli avvocati, alcuni giungono da Roma, uno da Oenova. Secondo il calendario, la parola dovrebbe toccare al pubblico ministero Larosa per la requisitoria. Ma tutto s'inceppa subito : ci si accorge che manca, a fianco del Carfagna, l'altro presunto autore materiale del rapimento, Andrea Villa E' detenuto alle Nuove di Torino, nessuno si è ricordato di ordinarne la traduzione a Pinerolo. Commenta un legale: «Adesso rischiamo di perdere tutta la mattinata, è mai possibile che questo processo non si possa chiudere una volta per tutte?*. Aggiunge serafico un collega: .Sono cose che capitano. Va già bene che si sappia dove è rinchiuso il Villa. E' già successo che si ignorasse perfino dove era custodito un imputato*. Scambio di telefonate tra i giudici e la direzione delle «Nuove», alle 11 il p.m. è informato: •/{ cellulare con Villa è partito da pochi minuti da Torino*. Un quarto d'ora dopo la certezza diventa probabilità, qualcuno dice al collegio della difesa: -Il Villa dovrebbe essere portato qui al più presto*. Finalmente, a mezzogiorno, l'imputato si accomoda accanto al Carfagna. Guglielmo Liore, che ha ingannato la lunga attesa parlottando con i figli Dario e Luigi e con alcuni carabinieri, mormora stanco: -Forse è la volta buona che si comincia*. Prende la parola l'avvocato di Carfagna, Petrelli, del foro di Roma, domanda alla corte : • Come mai soltanto durante il sopralluogo Liore ha detto di aver riconosciuto nella voce del mio assistito quella del capo della banda che lo rapì? Qui si impone un accertamento, la faccenda non mi è chiara. Carfagna, nel febbraio del 78 fu interrogato nella caserma dei carabinieri dt Pinerolo per oltre un'ora, alle sue spalle c'era ad ascoltarlo Liore. Alla fine Carfagna si rivolse al rapito, gli chiese testualmente: "Dica se mai mi ha visto o se mai ha sentito la mia voce". Liore non disse nulla*. Dopo Petrella parla l'avv. Piccinino del foro di Oenova, chiede accertamenti supplementari su una-Lancia Beta* che sarebbe appartenuta al Carfagna. Possesso che 11 Carfagna ha sempre contestato. La Corte si ritira in camera di consiglio, vi resta quasi un'ora. Torna in aula alle 14. E' ormai tardi, si decide di aggiornare l'udienza, gli imputati vengono portati via. Se ne va pure Liore, per tutti l'appuntamento è fissato a domani mattina. Nascono però divergenze, alcuni avvocati hanno già impegni, si stabilisce che il p.m. faccia nel pomeriggio la requisitoria. Qualcuno obietta che allora bisogna far tornare a Pinerolo il Villa che 11 cellulare sta riconducendo alle Nuove. Ma il furgone è ormai lontano, vani i tentativi di bloccarlo chiamandolo via radio. Alle 15,30, dopo una lunga discussione tra il presidente, il pubblico ministero e 1 legali, ci si accorda cosi: 11 processo riprenderà lunedi. La sentenza, se non sorgeranno altri ostacoli, è prevista per due giorni dopo. Claudio Giacchino Andrea Villa e Camillo Carfagna alla prima udienza in Assise
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