Era un «boss» della mala friulana il giovane ucciso sull'auto rubata

Era un «boss» della mala friulana il giovane ucciso sull'auto rubata Il conflitto a fuoco con i carabinieri a San Dona di Piave Era un «boss» della mala friulana il giovane ucciso sull'auto rubata DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I VENEZIA — Era un «boss» della mala friulana l'uomo ucciso l'altra sera con una sventagliata di mitra da una pattuglia di carabinieri a San Dona di Piave (Venezia): il malvivente, che aveva affrontato 1 militari Impugnando una pistola calibro 7,65 è stato infatti identificato per Roberto Battistutti, 23 anni, di Enemonzo (Udine). Era pregiudicato per rapina e altri reati contro il patrimonio. All'identificazione gli inquirenti sono giunti attraverso il riconoscimento del Battistutti da parte di alcuni familiari, giunti dal Friuli. Ma conoscere la sua identità non significa ancora aver chiarito le circostanze della morte. Le domande aperte restano molte: perché Battistutti era salito sulla «Porsche» rubata? E perché, soprattutto, ha reagito, armi alla mano, all'Intimazione di fermarsi dei carabinieri? Ora le Indagini cercano di spiegare il comportamento del pregiudicato alla luce del suo passato: furti di auto, rapine In negozi e gioiellerie. L'Inchiesta non si presenta delle più facili, anche perché non ci si aspettano grandi rivelazioni dall'interrogatorio — che dovrebbe avvenire nelle prossime ore da parte del pretore di San Dona, dott. Libero Mazza—del giovane che si trovava insieme al Battistutti al momento della sparatoria: Giordano Pierobon, di 18 anni, di Montagnana (Padova). Il giovane, che ha riportato ferite alla gamba destra guaribili in una quindicina di giorni, è piantonato all'ospedale ed ha più volte affermato di non conoscere l'uomo che era con lui se non come «il capo* L'uccisione di Battistutti è avvenuta alle 17,40 nel cortile del condomini «Beta» in via Mazzini. In quel parcheggio 1 carabinieri avevano notato, da alcuni giorni, un «giro» di auto di grossa cilindrata, risultate rubate: lasciate sul posto da sconosciuti, le vetture venivano prelevate da altri personaggi all'alba o al tramonto. Nel dubbio che queste automobili potessero essere impie¬ gate per compiere rapine (ultimamente i «colpi» nel Veneto orientale e in Friuli sono stati più di venti), i carabinieri hanno compiuto un appostamento. Nel piazzale c'era una «Porsche», rubata sabato scorso a Vittorio Veneto e, proprio per vedere chi venisse a prelevarla, il brigadiere Corradi e il carabiniere Finotti hanno attese alcune ore. Finché, proprio a quell'auto si sono avvicinati i due giovani, vi sono saliti ed hanno acceso il motore. I due militari sono usciti allo scoperto, Intimando l'alt e quindi, dato che non avevano ottenuto un cenno di assenso, sparando alcuni colpi in aria. A questo punto Battistutti,, che sedeva al posto di guida, è sceso, impugnando un «Beretta» e ha sparato, cercando di allontanarsi a piedi. Ma hanno sparato anche i carabinieri. Colpito alla testa e alle gambe; il bandito è caduto sanguinante mentre il complice veniva raggiunto dai proiettili alla gamba destra. Gigi Bevilacqua

Persone citate: Beretta, Corradi, Finotti, Gigi Bevilacqua, Giordano Pierobon, Libero Mazza

Luoghi citati: Enemonzo, Friuli, Montagnana, Padova, Udine, Venezia, Vittorio Veneto