Allarme atomico in Usa per errore del computer

Allarme atomico in Usa per errore del computer Sei minuti di grave suspense Allarme atomico in Usa per errore del computer Bombardieri avevano già puntato verso l'Urss DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Per sei minuti, l'altro ieri, il Pentagono ha temuto che gli Stati Uniti fossero sotto attacco nucleare sovietico. Dieci caccia intercettatori e un numero imprecisato di bombardieri, tutti atomici, si sono alzati in volo dalle opposte estremità del Paese, sei addirittura dal Canada, per sventare «l'aggressione». Fortunatamente, è stato subito scoperto che si trattava dell'errore di un computer del Norad (il comando aereo del Nord America). L'ordine di contrattaccare l'Urss anche dall'Europa non è perciò mai stato trasmesso. L'incredibile episodio, che minacciava di scatenare un conflitto atomico, o almeno di provocare una deflagrazione nucleare, è avvenuto mentre il presidente Carter esaminava con i suoi collaboratori le possibilità di soluzione della crisi iraniana. Né lui, né il ministro della difesa Brown, né il capo di stato maggiore Jones, da cui dovrebbe partire l'ordine di un contrattacco all'Urss, sono stati avvertiti. Ha dichiarato un portavoce del Pentagono: «Li abbiamo informati più tardi» e ha aggiunto: «L'unico motivo per cui rendiamo pubblico l'incidente è che non vogliamo che venga collegato al dramma di Teheran». Al Norad. la cui sede è una gigantesca caverna all'interno del monte Cheyenne. nel Colorado, la causa della «suspense» è già stata individuata. Si tratta del computer centrale, quello che raccoglie tutti i dati sulle attività militari. Durante un controllo di routine, un tecnico ha inserito un cartoncino perforato simulante un attacco. «Per un guasto meccanico», il computer lo ha interpretato come un attacco autentico. Immediatamente è suonato l'allarme, e tutti i sistemi di difesa, compresi quelli europei, sono stati messi all'erta. Sembra che il computer abbia indicato l'arrivo di missili e di bombardieri atomici sovietici. Caccia intercettatori si sono lanciati contro di essi seguiti dalle superfortezze volanti «B52», ma non hanno trovato niente. Nel frattempo, dal monte Cheyenne è giunto l'ordine di rientrare. «E' la prima volta che succede?» hanno chiesto dei giornalisti al Pentagono. «Che altri sistemi di difesa sono entrati in azione?». Il Pentagono ha rifiutato di rispondere: •Non possiamo divulgare i nostri segreti». Quanto al computer, ha garantito che è perfetto, e. c.

Persone citate: Brown, Jones