Come va la moto in Italia

Come va la moto in Italia Fra una settimana a Milano il Salone delle 2 ruote Come va la moto in Italia In Italia circolano ufficialmente, secondo i dati diramati dall'Istat, 4.700.000 veicoli a due ruote, ma una stima prudenziale del parco li fa salire a oltre sei milioni di pezzi, fra ciclomotori, scooters e motociclette. Parallelamente al numero del circolante, fa riscontro una realtà produttiva di notevole interesse: le unità costruite nel 1978 sono state oltre 1.200.000 con un incremento dell'1% rispetto al 1977. Nei primi sei mesi del '79 i numeri di produzione hanno totalizzato un ulteriore 2% in più nei confronti dell'analogo periodo dell'anno precedente. La produzione globale di, due ruote è per il 35% destinata all'esportazione. Unita'mente ai 50.000 circa pezzi che importiamo annualmente, il mercato nazionale è perciò valutabile sulla base di oltre 800.000 motoveicoli all'anno, due terzi dei quali sono ciclomotori Negli ultimi tre anni il mercato italiano, seppure in lieve crescita, sembra essersi comunque avviato verso una progressiva stabilizzazione, e su una quota media di circolante che è fra le più alte d'Europa. Se la produzione destinata al mercato nazionale sembra: assestarsi su queste cifre, è indubbiamente interessante osservare come va l'andamento delle esportazioni, che sono passate nell'arco degli ultimi quattro anni da un valore globale di 142 miliardi del 1975 ai 313 miliardi del 1978. con la previsione di sfiorare i 400 alla fine dell'anno in corso Queste cifre comprendono l'intero mercato delle due ruote, degli accessori e parti staccate, nonché quello della bicicletta, che da sola totalizza una delle percentuali più attive (11%) del nostro portafoglio di esportazioni del settore. Le importazioni analoghe di veicoli a due ruote e di materiale sono passate invece dai 44 miliardi del 1975 ai 51 miliardi del 1978; non supereranno comunque i 60 miliardi alla fine dell'anno in corso. La bilancia del settore pende pertanto nettamente a favore delle no¬ stre esportazioni, con un rapporto di oltre 6 a 1. Valutando singolarmente le varie voci, si osserva che i ciclomotori, scooters, parti staccate e velocipedi sono il principale sostegno dell'attivo della nostra bilancia, mentre per i motocicli il confronto dell'import-export è positii'o soltantodipoco. Questo è dovuto all'importazione di 25.000 motociclette l'anno, per lo più di media e grossa cilindrata, provenienti da Giappone. Gerinania e Spagna, contro un export di 28.000 unità nella stessa categoria. Anche in questo settore si sta facendo parecchio per proiettare maggiormente verso l'esportazione i nostri prodotti, e il rilancio delle motociclette di media cilindrata da parte della nostra industria (le maxicilindrate italiane sono prodotte secondo criteri troppo artigianali ed in numero limitato) sarà il motivo dominante del 46 Salone del Ciclo e del motociclo che si aprirà a Milano il 17 novembre. Guido Rosani • La Minarelli è pronta ad entrare in produzione, qualora le necessità di risparmio energetico lo imponessero, con un ciclomotore funzionante ad alcol denaturato. Si tratta di un'evoluzione del motore tradizionale Minarelli. dotato di un carburatore di tipo speciale e di lubrificazione separata. M>lu,di di lir* 400 ■ Import -export italiano di veicoli a 2 ruoto tmttirtpcm IMrOltTWONI 3 1975 1B76 1977 1978 1979

Persone citate: Guido Rosani, Minarelli

Luoghi citati: Europa, Giappone, Italia, Milano, Spagna