Iniziativa della Cee
Iniziativa della Cee Iniziativa della Cee DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — La Comunità economica europea—si è appreso ieri sera — è intervenuta tramite «Paesi amici» presso Vayatollah Khomeini per ottenere la liberazione dei diplomatici americani prigionieri nella loro ambasciata di Teheran. La missione diplomatica della Cee è ancora in corso e a Palazzo Berlaymont c'è il massimo riserbo su ciò che sta avvenendo. L'iniziativa è stata presa dal primo ministro irlandese Jack Lynch, in veste di presidente di turno, per sei mesi, del Consiglio europeo. E' possibile, ma non confermato, che Lynch abbia agito tramite il governo italiano, in quanto l'Irlanda non ha un'ambasciata a Teheran e anche perché il premier Cossiga assumerà la sua carica di presidente di turno all'inizio del nuovo anno. A Bruxelles si afferma che la Cee non vuole fare opera di mediazione tra i seguaci di Khomeini e gli Stati Uniti. Oltre tutto, la Comunità non ha alcuna leva di pressione sulle autorità di Teheran. Tuttavia, attraverso i Paesi arabi e islamici, la Comunità europea vuole far sapere che un Paese come l'Iran, rappre¬ sentato all'Onu, non può comportarsi come un'organizzazione terroristica e che deve al più presto rientrare nell'ambito delle regole. Non è stato appurato se la Cee sia in contatto con l'Organizzazione per la liberazione della Palestina. La Cee, in quanto tale, non la riconosce ancora, benché tutti i Paesi, meno l'Olanda e l'Inghilterra, abbiano contatti più o meno regolari con i suoi rappresentanti. Il mese scorso, l'assistente di Araf at, Khaddumi, è venuto a Bruxelles e si è incontrato in forma privata con il Commissario della Cee per l'aiuto ai Paesi in via di sviluppo, Cheysson. Renato Froni
Persone citate: Cossiga, Jack Lynch, Khomeini, Lynch, Renato Froni
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