I carcerieri del liceale: «Ci promisero milioni»
I carcerieri del liceale: «Ci promisero milioni» Interrogati dopo l'arresto a Bergamo I carcerieri del liceale: «Ci promisero milioni» BERGAMO — «Per il mio cuore malato è stata una prova difficile: a quanto pare l'ho superata bene, ma adesso devo riposare». Sandro Ghirardelli racconta la sua drammatica avventura con calma. Rapito a Lido degli Estensi (Ferrara) domenica sera, è stato liberato tre giorni dopo dai carabinieri a Gorlago. paesino a una quindicina di chilometri da Bergamo. Mercoledì sera, i militari hanno circondato una bella villa con giardino, costruita nelle campagne di Gorlago. di proprietà di Walter Gavazzeni. 25 anni, incensurato, che vi abitava da solo. Il colonnello Mariano Leggio, che ha diretto l'operazione, ha quindi preso un megafono e ha intimato a quanti si trovavano nell'interno di arrendersi. Dalla villa, prima di rispondere, si sono attesi alcuni minuti. Infine uno dei malviventi si è affacciato a una finestra e ha alzato le mani: «Ci arrendiamo, non sparate». I carabinieri sono entrati nell'edificio senza difficoltà. In uno scantinato hanno trovato il liceale rapito a Ferrara. Nella villa, per custodirlo, vi erano tre «carcerieri»: lo stesso proprietario Gavazzeni. Alessandro Salvioni, di 40 anni, e Roberto Lorenzi, di 23, questi ultimi pregiudicati per furti. Sono stati arrestati senza che opponessero resistenza. Erano armati con sei pistole, molte munizioni e un mitra. Interrogati, avrebbero detto di essere stati contattati per telefono da uno sconosciuto il quale avrebbe promesso 50 milioni ciascuno perché facessero da «carcerieri» al sequestrato. Nel solaio della villa è stato anche scoperto un candelotto di dinamite. Bettole di Gorlago. Sandro Ghirardelli ed il padre in caserma
Persone citate: Alessandro Salvioni, Gavazzeni, Mariano Leggio, Roberto Lorenzi, Sandro Ghirardelli, Walter Gavazzeni
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