L'Olanda pone condizioni alla Nato per i missili sul proprio territorio di Renato ProniTito Sansa

L'Olanda pone condizioni alla Nato per i missili sul proprio territorio «Prima bisogna avviare il negoziato con l'Unione Sovietica» L'Olanda pone condizioni alla Nato per i missili sul proprio territorio DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — La riunione dei ministri degli Esteri e della Difesa della Nato a meta dicembre a Bruxelles confermerà il programma di modernizzazione delle armi nucleari, ma le condizioni che porrà rischiano di compromettere il consenso atlantico necessario per installare i Pershing 2 e i Cruise in cinque Paesi alleati. Il ministro della Difesa olandese Scholte, intervenendo ieri sera al Parlamento dell'Aia in chiusura del dibattito di due giorni sugli euromissili, ha dichiarato, infatti, che l'adesione del governo olandese al progetto della Nato non sarà data se l'Alleanza non negozerà subito con l'Unione Sovietica e che, fino a quando tale condizione non sarà soddisfatta, aspetterà per installare i missili anche sul suo territorio. Un alto funzionario della Nato ha commentato che tale posizione non è sufficiente per l'Alleanza. Che succede, ha detto, se anche l'Italia e il Belgio avanzeranno simili condizioni? La Nato non è un organismo sovrannazionale e una decisione non può essere imposta da nessuna maggioranza. Il Cancelliere tedesco Helmut Schmidt ha detto che ci dovrà essere «un consenso». Un consenso non è l'unanimità, sostengono alcuni, e potrebbero esserci, in teoria, anche senza l'Olanda, ma la posizione dell'Aia rappresenta pur .sempre, secondo la Nato, una pericolosa incrinatura nel fronte degli alleati. E' chiaro ai servizi politici della Nato che l'Urss, con la sua potente campagna di offerte di negoziati e pressioni, mira a far rinviare la decisione da parte del Consiglio Atlantico di dicembre, per proseguire poi la sua politica di divisione degli alleati, che potrebbe al limite condurre ad una rinuncia, come avvenne per la bomba neutronica, dei nuovi missili. La Nato già si appresta a presentare concrete proposte di negoziato sul controllo e sulla limitazio- | ne degli euromissili, insieme ' con l'annuncio della decisione di dislocarli in Belgio, Italia, Germania, Inghilterra e, si spera ancora, in Olanda. A quanto sembra il «pacchetto» della Nato, che prevede anche il ritiro di mille testate nucleari dall'Europa, non soddisfa il governo olandese di coalizione capeggiato dal democristiano Van Agt. Sotto le forti pressioni del suo gruppo parlamentare, il governo olandese si è praticamente allineato alle posizioni dei socialisti olandesi, che sono pure contrari al nuovi missili. Secondo alcuni si tratta di un primo smacco dell'Alleanza e del primo successo concreto di Mosca. Sarà reversibile la posizione del governo olandese nel giro di cinque settimane? E quale effetto avrà la dichiarazione di Scholte sul governo italiano e su quello belga? Ieri sera, al ricevimento in onore del nuovo portavoce dell'Alleanza, il portoghese Antas de Campos. queste domande erano sulle labbra di tutti ma nessuno aveva la risposta certa. Il governo olandese ha fatto sapere inoltre di ritenere eccessivo 11 numero di 572 missili (108 Pershing 2 e 464 Cruise) che la Nato vuole installare in Europa. Il governo di Van Agt, che dovrebbe ac- I cettare sul territorio olandese ' una quarantina di missili contro gli 80-100 dell'Italia, vuole che ne sia ridotto il numero. L'Urss, attualmente, dispone di una ottantina di SS-20, con testate nucleari triple, puntati contro l'Europa, mentre altri sono puntati contro la Cina. E' prevedibile che nei prossimi giorni i governi alleati, soprattutto gli Stati Uniti e la Germania Federale, cercheranno di convincere l'Ala a non porre condizioni per la dislocazione di nuovi missili capaci di colpire l'Urss dal territorio europeo. Tuttavia la presa di posizione di Scholte ha portato un'atmosfera di suspense sulla vicenda — che sembrava scontata — dei missili. Renato Proni (A pag. 4: Proposta tedesca per ridurre le forze convenzionali in Europa, di Tito Sansa)

Persone citate: Campos, Cruise, Helmut Schmidt, Van Agt