Sempre più iscritti alle scuole private

Sempre più iscritti alle scuole private Fenomeno in crescita costante Sempre più iscritti alle scuole private Sono quasi trentamila gli alunni di istituti non statali in tutta la provincia Non si può più parlare di boom, come avvenne negli scorsi anni, ma di crescita costante. Le scuole private continuano comunque ad assorbire una bella fetta di studenti, che le preferiscono a quelle pubbliche. I dati delle iscrizioni negli istituti privati non sono ancora completi, ma sufficienti per fornire una prima immagine. Oli iscritti sono quest'anno, tra media dell'obbligo e scuole superiori, circa 29.242. In particolare sono più numerosi gli alunni delle superiori: 13.994 nelle scuole torinesi e 3.958 in provincia. Alle medie sono 7.010 in città e 4.280 fuori Torino. In prevalenza i ragazzi e le loro famiglie hanno scelto la scuola privata per seguire corsi di studio ad indirizzo tecnico-commerciale, mentre si sono rivolti in misura minore a queste scuole per i licei sia classico sia scientifico. A parte alcuni istituti di indubbio prestigio, dove i corsi di liceo sono molto severi ed altrettanto richiesti, osservando i dati si nota che in molti casi i ragazzi si orientano verso corsi che forniscono uno specifico orientamento professionale. Sono ben 456 gli studenti del corso per meccanici dell'istituto Agnelli; mentre 373 ragazze frequentano un corso per sarte da donna e figuriniste al «Clotilde di Savoia». Molto alta anche la percentuale di studentesse delle magistrali (973 nel solo Civico magistrale convenzionato con il ministero) e dei corsi per maestre d'asilo. Molti istituti offrono anche la possibilità di frequentare il liceo linguistico: su questo indirizzo si è riversato un notevole numero di studenti, in cerca di uno studio superiore che non richieda al termine la frequenza dell'Università. Alcune; scuole inoltre tengono anche corsi serali, soprattutto di tipo tecnico, raccogliendo molte adesioni. Per lo più le famiglie si accollano un onere non lndifferen-, te per mandare i loro figli negli istituti privati, nell'illusione di tenerli lontani dai fermenti del mondo della scuola e per assicurarsi una maggiore serietà negli studi. «La scuola costa, però fin dal primo giorno ci sono tutti i professori — dicono in molti —inoltre i ragazzi non scioperano mai e sono più seguiti: Le motivazioni delle famiglie sono le stesse che usano i titolari per pubblicizzare le loro scuole. «Qui il clima è tranquillo— aifermano —l'orario ferreo e la disciplina anche: , L'illusióne della «scuola come ai miei tempi», tranquilla e lun po' asettica, continua a portare iscritti nelle private, ••anche se prima o poi i rogassi — ci dice un preside di liceo — si scontreranno con un mondo (quello universitario o del lavoro) ben diverso da quello al quale sono stati abituati».