Il « re » di Brescia

Il « re » di Brescia Il « re » di Brescia Nel Credito Agrario Bresciano (1200 miliardi di raccolta) siede in Consiglio d'amministrazione con Beretta; nella Centrale con Calvi, Pesentl, Grandi e Fabbri; nella Smi con Orlando, Uubinl e Visentin!. A Brescia lo chiamano il «re» (Luigi 1') e dicono che la «lungimiranza» è la sua dote migliore: nel '69, quando 11 mercato non •tirava», comprò per 900 milioni la ferriera di Carlo Antonini, e 11 mercato si impennò; cinque anni dopo, nel '74, entrò nella Wuhrer in crisi per blocco del prezzo della birra e oggi non solo l'azienda tira, ma ha anche trovato un socio Importante (la Bsn-Gervals Danone) per raddoppiare 11 suo capitale. Considerato uno degli uomini più ricchi d'Italia (almeno perii suo imponibile) Luigi Lucchini è Indubbiamente un uomo potente: da un anno guida l'associazione degli industriali di Brescia, la terza d'Italia dopo Milano e Torino; nel suo portafoglio ci sono una decina di acciaierie (la società madre, le Acciaierie e Ferriere Lucchini, ha fatturato 79 miliardi nel '78), un pacco di partecipazioni consolidate da tempo (è azionista della Magona, del Credito Bresciano, della Wuhrer, etc.) nonché alcune compagnie immobiliari, scuderie di cavalli da corsa, aziende agricole (in una, modello, alleva duemila torelli). Convinto che occorre mettere «erba nel solaio» (per 1 tempi difficili) e che I debiti bancari sono il peggior nemico dell'impresa, Lucchini, negli ultimi tempi, ha cercato di diversificare anche 1 rischi. Sette mesi fa, insieme al gruppo Riva, aveva vinto anche un'asta in Francia per rilevare un'acciaieria fallita. Ma I produttori francesi si sono impauriti e sono riusciti a mandare all'aria l'affare. C. r o e.

Persone citate: Antonini, Beretta, Bresciano, Fabbri, Lucchini, Luigi Lucchini, Visentin

Luoghi citati: Brescia, Francia, Italia, Milano, Torino