Ora la siderurgia italiana punta sulla spugna di ferro di Marco Borsa

Ora la siderurgia italiana punta sulla spugna di ferro Il mercato dell'acciaio è in crisi, i gruppi si alleano, dal Messico arriva una novità] Ora la siderurgia italiana punta sulla spugna di ferro MILANO — Sono iniziate ieri nel porto di Savona le operazioni di scarico della moto-1 nave S. Golden Spear proveniente dal Venezuela con a bordo 21.000 tonnellate di spu- ! gna di ferro destinata per metà ad un gruppo di aziende siderurgiche italiane (Falck, Teksid, Dalmine, Terni), e per l'altra metà ad aziende francesi (Ugine Aciers) e austriache (Marienhue tte). E' il primo grosso carico di spugna di ferro, una nuova materia prima per la siderurgia, che attraversa l'oceano ma sicuramente non sarà l'ultimo. La spugna di ferro, cioè ferro a riduzione diretta, è una materia prima ideale sia per i forni elettrici dove sostituisce il rottame divenuto ormai sempre più raro e sempre più caro sia per gli altoforni dove, secondo gli inventori di questo processo di produzione dell'acciaio, consente un risparmio di circa il 30 per cento rispetto ai tradizionali trattamenti del minerale di ferro. Secondo Juan Celada, vicepresidente tecnico della divisione acciaio del gruppo Alfa, il gruppo messicano che ha messo a punto uno dei più diffusi processi per la produzione di spugna di ferro (processo Hyl), «un alto forno che utilizza spugna di ferro diminuisce i propri costi operativi e nel contempo ottiene un più basso investimento di capitale per tonnellata di metallo prodotto rispetto all' installazione di un nuovo altoforno». La diffusione della spugna di ferro potrebbe rappresentare la più importante innovazione tecnica nella produzione di acciaio degli Anni Ottanta. Secondo stime di esperti internazionali le necessità di acciaio a livello mondiale dovrebbero raddoppiare di qui al Duemila con un particolare sviluppo dell'acciaio prodotto con il metodo della riduzione diretta che potrebbe, entro quella data, raggiungere circa 500 milioni di tonnellate, pari cioè a circa il 30 per cento del totale mondiale. Attualmente i più grossi impianti di produzione di acciaio con il nuovo metodo della riduzione diretta sono dislocati in Messico, il paese dove è nato il processo Hyl, Brasile, Venezuela, Indonesia, ma anche negli Stati Uniti dove si è diffuso il principale concorrente del processo Hyl quello cioè della Midrex Corp. Fino ad oggi tuttavia l'acciaio prodotto con i nuoi processi era stato destinato al consumo interno (non superando complessivamente il 3 per cento della produzione mondiale) ma ora, con la prossima entrata in funzione di un grosso impianto in Indonesia (2,2 milioni di tonn.) e, entro qualche mese, del più grosso impianto del mondo in Venezuela (5 milioni di tonnellate all'anno usando sia il metodo Hyl che quello Midrex) le quantità disponibili per le esportazioni dovrebbero crescere considerevolmente e rapidamente. La siderurgia basata sulla spugna di ferro dovrebbe avere un particolare sviluppo nei paesi del Terzo Mondo per 1 costi minori dej gli impianti, il minor investimento richiesto | e la maggiore flessibilità nella produzione. : Pur essendo un materiale che può essere ' usato anche dall'altoforno, il metodo di pro; duzione più diffuso nella grande industria I siderurgica americana, giapponese, sovietica, ed europea, la spugna di ferro trova tuttavia uno sbocco particolarmente interessante nei paesi dove ci sono acciaierie a forno elettrico che debbono usare come mate ria prima il rottame. L'Italia, uno dei maggiori consumatori di rottami di ferro del mondo, è destinata a diventare uno dei migliori clienti dei produttori di spugna di ferro. Secondo stime Hyl, infatti il mercato di spugna di ferro in Italia, calcolato attualmente in circa 500 mila tonnellate, dovrebbe raddoppiare già entro il 1981. Il gruppo messicano Alfa ha affidato l'esclusiva della distribuzione della spugna di ferro Hyl sul nostro mercato alla propria consociata Unicoke S.p.A. con sede a Milano. Marco Borsa

Persone citate: Juan Celada, Spear