Forse il motorino avrà la targa i costruttori non sono d'accordo

Forse il motorino avrà la targa i costruttori non sono d'accordo Un progetto di legge presentato dal senatore Santalco Forse il motorino avrà la targa i costruttori non sono d'accordo MILANO — «n ciclomotore soffre già di una limitazione, la velocità, che con un solo passeggero non supera i 40 chilometri l'ora, e con due passeggeri non va al di là del 25. Non vediamo per quale motivo si debba imporre a questo mezzo di trasporto cosi poco pericoloso, che ha sostituito la bicicletta, anche la limitazione della targa». Michele Bianchi, direttore generale dell'Ancma, l'associazione nazionale che riunisce 1 produttori di cicli e motocicli, non è favorevole alla proposta di dotare i ciclomotori di una targa, che ne faciliti il riconoscimento. In realtà, la scarsa pericolosità di tali mezzi sembra smentita dalla realtà: ogni giorno, in partlcolar modo nelle grandi città, vengono compiuti, usando il «motorino», furti, scippi, atti di violenza a centinaia. E la mancanza di un qualunque segno di riconoscimento permette spesso ai protagonisti di tali prodezze di farla franca. n direttore generale dell'Ancma sostiene che gli scippi e i furti si portano a termine anche a piedi, e non solo a bordo di motorini: verità inconfutabile ma, se appare perlomeno problematico «targare» i pedoni, non altrettanto si può dire per 1 ciclomotori. Il progetto di legge presentato dal senatore Santalco. democristiano, non prevede una vera e propria targa per i motorini, ma un segno di riconoscimento, che ne permetta l'identificazione, un contrassegno con il numero di telalo ben visibile. Anche le compagnie di assicurazione si dichiarano favorevoli all'iniziativa se non altro per vedere regolato un settore che attualmente vive nel caos assicurativo più assoluto. Le compagnie, data la diffusione dei furti di ciclomotori, e data l'impunità di cui solitamente godono i ladri, sono molto restie ad assicurare 1 motorini contro il furto. Ne consegue che pochi possessori si assicurano anche contro incidenti, lesioni a terzi e cosi via. Per chi subisce un danno da parte di questi •minipirati», che spesso si danno alla fuga, interviene un fondo garanzia vittime della strada, messo a disposizione dalle compagnie di assicurazione, e costituito da un contributo di ognuna di esse. Se il ciclomotore dovesse essere dotato di targa o di un segno di riconoscimento, tale fondo non sarebbe più tenuto ad intervenire, per lasciare l'onere alla singola compagnia di assicurazione. Per quanto riguarda 11 canone assicurativo, le compagnie ritengono che esso non subirà modifiche dopo la dotazione della targa.

Persone citate: Michele Bianchi

Luoghi citati: Milano