Con aeromodelli teleguidati volevano assaltare centrali atomiche svizzere

Con aeromodelli teleguidati volevano assaltare centrali atomiche svizzere Dopo l'attentato compiuto presso gli impianti di Goesgen Con aeromodelli teleguidati volevano assaltare centrali atomiche svizzere NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE BERNA — Gli antinucleari svizzeri non disarmano: dopo una breve tregua, hanno scatenato una nuova offensiva contro l'uso dell'energia atomica, prendendo soprattutto di mira le centrali in fase di avanzata costruzione. L'opinione pubblica appare particolarmente preoccupata per un attentato compiuto lo scorso weekend contro gli impianti esterni della gigantesca centrale di Goesgen (Cantone di Soletta), che è praticamente alla vigilia della sua inaugurazione ufficiale. In seguito all'esplosione di una bomba è crollato un traliccio alto un centinaio di metri. Secondo le rivelazioni di ieri del diffuso quotidiano zurighese Blick, gli autori dell'attentato avrebbero voluto far seguire allo scoppio della bomba un'azione ancora più perfida, ossia far cadere, mediante aeromodelli teleguidati, piccole quantità di dinamite sui settori più vulnerabili della centrale, ma grazie al tempestivo scatto del dispositivo d'allarme il loro piano è fallito. In una lettera inviata al ministro federale dell'Energia, il socialista Ritschard, un gruppo di sconosciuti che si definiscono degli «agenti 007» hanno assunto la piena responsabilità dell'attentato di Goesgen, affermando che lo scopo della loro pericolosa azione è quello di ritardare l'apertura della nuova centrale (attualmente funzionano in Svizzera tre centrali nucleari che coprono quasi il 20 per cento del fabbisogno). Iprincipali comitati antinucleari elvetici condannano nondimeno il ricorso alla violenza, ma in pari tempo tengono a sottolineare: «Fino a che l'elettorato non potrà pronunciarsi direttamente sul numero delle nuove costruzioni atomiche, è comprensibile che qua e là si ricorra a metodi molto bruschi». Conviene comunque rilevare che in passate votazioni popolari la maggioranza degli elettori svizzeri si era pronunciata per un ragionevole sfruttamento dell'energia nucleare a scopi industriali. Luigi Fascetti

Persone citate: Luigi Fascetti

Luoghi citati: Berna, Svizzera