Preveniamo i rischi del riscaldamento legna e carbone di Giuseppe Alberti

Preveniamo i rischi del riscaldamento legna e carbone Interessa molte famiglie h Preveniamo i rischi del riscaldamento legna e carbone Con la crisi del riscaldamento domestico decine di migliala di cittadini ricorrono ■ alle tradizionali fonti di calo-, re abbandonate ormai da al-, meno due generazioni: stufe a carbone, legna, segatura e cosi via. Non sono, quindi, pochi coloro che si trovano per la prima volta alle prese cori combustibili che, in un certo senso, possono essere assai pericolosi sia per il rischio dell'incendio sia per l'incolu^ mltà personale. Chi occupa appartamenti facenti parte di stabili costruiti molti anni fa può, in genere, contare su strutture nate per il riscaldamento individuale (camini, canali di aspirazione, ecc.). Ciò consente l'installazione di «canon» (termine piemontese per indicare 11 tubo di scarico), convogliatori del fumo Coloro che invece abitano in alloggi costruiti da un trentennio circa non hanno valide possibilità per scaricare (esternamente 1 gas di combustione: ed è proprio in simili circostanze che possono sor-' gere i pericoli (fuoriuscita di sostanze venefiche, specie con il carbone). I più optano .per i fori nei vetri esterni, altri in pareti facili da forare. Inoltre simili situazioni possono provocare incendi: è il caso di chi ha il pavimento 'rivestito di moquettes di legno 0 di plastica, senza contare i tappeti. ' "Dal punto di vista assicura' tivo le cose possono essere regolate abbastanza semplicemente. Per quanto riguarda l'incendio le polizze, in genere, non fanno esclusione se l'alloggio è riscaldato a carbone o a legna. Nel campo delle 'assicurazioni personali invece (esempio: le polizze infortuni) la garanzia non sarebbe valida se l'infortunio avvenisse per assorbimento di gas venefici emanati dalla stufa. Per «lesioni personali derivanti dal contatto con fonti di calore, non dovrebbero sorgere problemi. Comunque è sempre bene chiarire con l'assicuratore eventuali clausole che potrebbero non far scattare il risarcimento In caso di 1 danno. Giuseppe Alberti