Giscard blocca un rapporto Cee di Renato Proni

Giscard blocca un rapporto Cee Smacco al Parlamento europeo Giscard blocca un rapporto Cee Riguarda lo studio sulle adesioni di Grecia, SpagnaePortogallo alla Comunità DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Il presidente francese Valéry aiscard d'Estaing ha bloccato — si afferma a Palazzo Berlalmont — la pubblicazione del rapporto dei «tre saggi» sul futuro della Cee, in vista del- l'adesione della Grecia, della Spagna e del Portogallo. Il rapporto sarà reso noto soltanto al vertice europeo di( Dublino, a fine mese. Il gover-' no francese è del parere che si debbano conferire i poteri al Consiglio europeo, che si tiene tre volte all'anno con la partecipazione dei Capi di governo della Comunità. Il presidente Giscard d'Estaing non è riuscito, tuttavia, a convincere i «tre saggi» a proporre che i quattro Paesi della Cee (Francia, Germania, Inghilterra e Italia) tengano la presidenza del Consiglio a rotazione due anni ciascuno, anziché per gli attuali sei mesi. L'opposizione dei piccoli Paesi a questa proposta di «direttorio» è stata totale, per cui non se ne farà nulla. In sostanza, nessun grosso cambiamento sarà proposto nel rapporto riguardo l'assetto istituzionale della Cee, il che è una specie di sconfitta per il Parlamento europeo che intende ampliare i suol limitati poteri. Invece, si propone di rendere più efficaci i Consigli europel, anche mediante la creazione di un segretariato permanente e di una trascrizione ufficiale degli incontri Informali, cosicché i governi possano fare preciso riferimento ad accordi e conclusioni raggiunte senza le solite contestazioni su chi ha detto qualsiasi cosa. L'Idea di avere «ministri dell'Europa» è pure stata scartata, ma un governo potrà essere investito di responsabilità per negoziati speciali. Si ritiene che questa sia 'una concessione alla Francia che è molto ansiosa di condurre direttamente, a nome della Cee, i negoziati con i Paesi produttori di petrolio del Golfo Arabo. I «tre saggi» suggeriscono che il numero dei commissari della Cee sia ridotto dagli attuali tredici, lasciando ai quattro maggiori Paesi comunitari soltanto un commissario a testa anziché i due attuali. Al Comitato dei rappresentanti permanenti (ambasciatori) della Cee, si dovrebbe conferire più autorità e snellire 11 processo decisionale, fermo restando il diritto del Consiglio dei ministri di prendere le decisioni finali. Infine, il rapporto non prenderà posizione sul numero delle lingue ufficiali della Cee: attualmente sono sei, presto diventeranno nove, una Babele linguistica che costa tempo e denaro ma che non si riesce a riformare. Renato Proni

Persone citate: Giscard D'estaing