La Thatcher a Bonn insiste con Schmidt sui contributi britannici alla Comunità

La Thatcher a Bonn insiste con Schmidt sui contributi britannici alla Comunità La Thatcher a Bonn insiste con Schmidt sui contributi britannici alla Comunità DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — La signora Margaret Thatcher, primo ministro britannico, accolta ieri mattina dal cancelliere Helmut Schmidt con gli onori militari, ha confermato durante i colloqui che ha avuto per tutta la giornata a Bonn la fama di «lady di ferro» che la quasi totalità del quotidiani tedeschi le aveva attribuito alla vigilia. Benché all'ordine del giorno vi fossero diversi temi di stretta attualità internazionale (per esempio i piani della Nato per il riarmo suppletivo e lo stazionamento di missili in Europa e la posizione dell'alleanza dopo le proposte di Breznev), la signora Thatcher ha voluto soprattutto chiarire con Schmidt il problema del bilancio della comunità economica europea. Gli inglesi ritengono di essere diventati i «cassieri del¬ l'Europa»; cifre alla mano dimostrano che i loro contributi finanziari alla Comunità sono di gran lunga superiori ai benefici che ne ricavano, Insistono affinché le complicate modalità di versamento vengano modificate. Giorni fa la signora Thatcher ha addirittura posto una sorta di ultimatum: «Al più tardi» durante il vertice dei capi di governo della Comunità, 11 29 e 30 novembre a Dublino, aveva dettola «premier» britannica, deve venire trovata una soluzione «politicamente accettabile» per la Gran Bretagna. Più tardi, parlando con 1 giornalisti, Margaret Thatcher aveva moderato i toni. Tuttavia ancora ieri mattina a Bonn si ammetteva che «l'ultimatum è sul tavolo di Schmidt». Il cancelliere, a quel che è risultato dalle risposte date da lui e dall'ospite durante una conferenza stampa nel tardo pomeriggio, ha dimostrato comprensione per 1 desiderata britannici, senza peraltro impegnarsi, neppure come mediatore, presso gli altri membri della Comunità, il problema della revisione dei contributi britannici verrà demandato al «vertice», si può star certi che una soluzio-, ne verrà trovata. Per quanto riguarda gli altri problemi, durante la conferenza stampa non vi è stato accenno. Il portavoce del governo, Klaus Boelling, ha detto soltanto che in un'atmosfera «amichevole» Margaret Thatcher e Helmut Schmidt, cosi come pure i ministri degli Esteri Lord Carrington e Hans Dietrich Genscher, hanno esaminato la problematica della sicurezza e del disarmo, e che sul tema del riarmo della Nato «hanno posizioni identiche». Poiché alla proposta fatta da Leonid Breznev 116 ottobre a Berlino (di ritirare truppe e carri armati dall'Europa e di discutere tutta la questione degli armamenti) le reazioni di Margaret Thatcher e di Helmut Schmidt erano state del tutto diverse (negativa quella della signora primo ministro, moderatamente positiva e aperturista quella del cancelliere), durante la conferenza stampa è stato domandato chi dei due avesse cambiato opinione per arrivare a «posizioni identiche». Ma Helmut Schmidt ha aggirato abilmente la domanda, ha detto di avere cambiato parere «soltanto su due problemi», quello del bilancio della comunità europea e quello della politica nell'Africa meridionale, t. s.

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