Indagine della magistratura sui buoni benzina della Mach

Indagine della magistratura sui buoni benzina della Mach Su esposto del sindacato Ugica-Ujl Indagine della magistratura sui buoni benzina della Mach I distributori li hanno ritirati dai clienti, ma non possono più versarli per mancanza di forniture - L'azienda non intende più accettarli L'intervento della magistratura sulla vicenda dei buoni-benzina e dei mancati rifornimenti da parte della Mach ai propri distributori è stato chiesto dall'organizzazione sindacale Ugica-Uil nella persona del suo presidente Vincenzo Pino. Un esposto in proposito è stato consegnalo sabato alle 13 in procura. Vittime di quello che il sindacalista ravvisa come un illecito, sarebbero una decina di gestori di pompe di carburante, che vengono citati come testi, e gli stessi acquirenti dei tagliandi. Questi, in sintesi, i fatti. Fin dal '76 la Mach S.p.A. ha messo in vendita buoni che valevano per ottenere determinate quantità di carburante dai suoi distributori. Tali buoni venivano poi usati dal gestore per pagare, in pane, la successiva fornitura. Ora. secondo l'accusa dell'Ugica. la Machi avrebbe ancora messo in circolazione tagliandi datati 15 settembre già sapendo che nel giro di una settimana avrebbe cessato di rifornire i propri punti di vendita, avrebbe. cioè, impedito ai gestori di ottenere il rimborso della benzina «E' evidente che in questo modo chi ha i buoni di benzina della Mach è stato truffato perché non può più riscuoterli», spiega Vincenzo Pino. «E i distributori che hanno dato via le ultime rimanenze di carburante in cambio dei buoni stessi sono anche loro truffati perchè. non ricevendo più i nuovi rifornimenti sul cui pagamento scontavano i tagliandi ricevuti, non possono più farsi rimborsare dalla società quella benzina che invece avevano regolarmente pagata-. Il presidente dell'Ugica accusa anche la Mach di voler «far sparire le prove» del suo «illecito commercio». Infatti il 23 ottobre i gestori di pompe Mach hanno ricevuto una lettera in cui si assicura l'intenzione di effettuare ulteriori distribuzioni di carburante, ma si preannuncia la pretesa di essere pagati interamente con assegni circolari e il rifiuto di accettare i famigerati buoni. Questi dovrebbero essere inviati alle sedi interregionali della Mach per ottenere il rimborso.

Persone citate: Machi, Vincenzo Pino