Università: incontri decisivi per sistemare 12.000 precari

Università: incontri decisivi per sistemare 12.000 precari Ministro e sindacati a confronto per la scuola Università: incontri decisivi per sistemare 12.000 precari Stato giuridico dei docenti universitari e fine del precariato - Reclutamento e ruolo, dalla scuola materna alle secondarie superiori ROMA — Settimana decisiva per la scuola. Il ministro della Pubblica Istruzione concluderà net prossimi giorni, gli incontri con le organizzazioni sindacali su due provvedimenti di legge che dovrebbero essere varati al più presto. Il primo riguarda lo stato giuridico dei docenti universitari e la sistemazione dei dodicimila precari delle università. Il secondo ha per oggetto il reclutamento degli insegnanti, dalla scuola materna fino alle secondarie superiori. E non è escluso che Salvatore Valitutti chieda la convocazione di un consiglio dei ministri ad hoc per il varo dei due testi di legge. I vecchi strumenti di concorso, per la scuola materna, elementare e media, sono ormai da tempo inattuabili. Specialmente per il numero degli aspiranti ai posti: nel nostro Paese, in un momento che vede la disoccupazione intellettuale raggiungere livelli da capogiro, uno dei pochi, se non l'unico, canale di sfogo occupazionale per i giovani in cerca di primo impiego, è la scuola. Ma, per fare un esempio, un concorso bandito nel '73 si è concluso solamente adesso; e nel frattempo si sono create decine di migliaia di «precari», nelle medie e nelle elementari, che sono stati sistemati, o attendono di esserlo, in ruolo. Il mercato della scuola è praticamente saturo; ma ciò nonostante, bisogna bloccare la «fabbrica del precariato», studiando sistemi di addestramento e assunzione, agili e più efficaci. Il dialogo fra Valitutti e sindacati tende proprio a questo. Analogamente per l'università, è ormai necessario trovare una forma di «reclutamento» fra 1 neolaureati più promettenti che intendano seguire la carriera accademica, senza farne dei •lavoratori neri», quali sono adesso 1 dodicimila assegnisti, borsisti e contrattisti, il cui rapporto di lavoro con gli atenei, già prorogato di un anno, scade il 31 ottobre prossimo. Il ministro Valitutti ha preparato un disegno di legge, che ha trovato un'accoglienza parzialmente favorevole presso il Consiglio Universitario Nazionale (Cun), l'organo di governo degli atenei. Il Cun ha proposto molti suggerimenti di modifica, alcuni- dei quali sulla stessa linea già espres- e dal comitato nazionale universitario. Le reazioni dei partiti a queste due iniziative, sono positive. Un parere favorevole è stato espresso dal responsabile scuola della de, Giancarlo Tesini. «Il provvedimento propone soluzioni —ha dichiarato Tesini—sostanzialmente valide di riassetto della docenza universitaria, anche se non mancano punti che richiederanno ulteriore riconsiderazione per i necessari potenziamenti e modifiche». Per il responsa¬ bile scuola del psi, Benadusi, •le singole soluzioni adottate in materia di organici e inquadramento dovranno essere opportunamente verificate, giacché non mancano elementi di dissenso e perplessità. Valutiamo positivamente l'allargarsi del provvedimento ai problemi della formazione e del reclutamento delle nuove leve di studiosi, a quelli del tempo pieno e dell'incompatibilità, che vengono incontro a nostre precedenti richieste». Marco Tosarti

Persone citate: Benadusi, Giancarlo Tesini, Salvatore Valitutti, Tesini, Valitutti

Luoghi citati: Roma