«Brumatti in Nazionale? Certo, se sarà in forma» di Gianni Menichelli

«Brumatti in Nazionale? Certo, se sarà in forma» Basket: Gamba fra gli azzurri e la Grimaldi «Brumatti in Nazionale? Certo, se sarà in forma» Dopo cinque turni di più o meno vivace ordinarla amministrazione, 11 campionato di basket ha vissuto la sua prima domenica autenticamente agitata. C'è stato l'evento (sempre positivo) del grande risultato a sorpresa (OrlmaldiSlnudyne), c'è stato 11 primo avvicendamento In panchina, con le dimissioni di Carlo Celioni (che conferma, accanto alla indubbia preparazione tecnica, i limiti pslcologlco-caratterlali già manifestati nell'ambito azzurro) e l'affidamento della Fabia Roma non a Primo, bensì a Claudio Vandoni, che finirà per lasciare le nazionali femminili (è difficile che la federbasket accetti un pericoloso bis del contratto «part tlme« di Oamba). Ci sono stati anche numerosi eventi del tutto negativi: dallo spiacevole malore di Tonino Zorzi (Antonini affidata per due mesi al .vice. Brenci) all'espulsione troppo severa dello stesso Oamba: dall'imprudenza del Cagliari bloccato da uno sciopero aereo (l'Hurllngham dovrebbe vincere a tavolino) all'assedio agli arbitri a Pesaro, per un fallo non fischiato che è valso all'Emerson la vittoria; dal mortaretti fatti esplodere al Palazzone di San Siro (in un ambiente chiuso è roba da manette in ogni caso) al proiettile di carta che avrebbe colpito Sojourner a Forlì, causando la sconfitta dell'Arrlgoni (ma non ci sono prove). Insomma: su questa domenica, che tra l'altro ha preceduto l'entrata In scena in grande stile delle Coppe, ci sarebbe da parlare e scrivere a profusione. E uno degli argomenti - chiave sarebbe, nel bene e nel male, proprio Sandro Oamba, al quale l'espulsione ha smorzato la gioia della vittoria sui campioni d'Italia e quella del debutto azzurro, oggi a Roma con l'Italia junior contro 1 pari età («under 19«) dell'Urss, sulla cui panchina, come assistente allenatore, riappare un eccelso campione del passato, Modestas Paulaskas. A risollevare il morale di Oamba è venuta ieri (anziché la temuta squalifica) la semplice deplo¬ razione con cui il giudice sportivo ha riconosciuto la venialità del suo peccato. E' partito per Roma da Torino, dopo due allenamenti con la Grimaldi, un po' più sereno, pronto a concentrarsi sul doppio fronte campionato-nazionale: •Finora ai problemi azzurri ho pensato soprattutto al lunedi, leggendo i giornali, telefonando ai miei colleghi per chiedere notizie, ascoltando i rapporti di Vittorio Tracuzzi, che gira molto, vede molto. Col poco tempo che avrò a disposizione, per le qualificazioni olimpiche sarà d'obbligo puntare sulla base tradizionale della nazionale, con poche variazioni. Perciò minteressa che gli azzurri classici vadano bene: per ora, coi miei occhi, ho potuto vedere un ottimo Caglieris. un buon Villalta (per un tempo), un Bertolotti un po' "brodoso", poco sostanzioso, un Brunamonti confusionario ma vitale ed efficace, un Marzorati che mi ha dato molti guai e dunque eccellenti' notizie. Altri azzurri in campionato non ne ho visti: Bariviera, Tombolato e Gilardi hanno saltato le partite contro di noi, nell'Amaro 18 e nella Superga non c'e nessuno che interessi. Dei giovani ho visto benissimo Riva, molino Generali, che pure è sul mio taccuino». Molti, per la nazionale, rifanno il nome di Brumatti Pino, 31 anni, indomito: «£ lo faccio anch'io, se mi è permesso — precisa Gamba — non faccio questioni d'età: dai dieci ai cent'anni sono tutti buoni, se al momento in cui si deve giocare sono in forma e hanno caratteristiche tali da essere utili alla squadra. Piuttosto fra le guardie c'è un problema d'abbondanza: Caglieris, MarzOratl, Carraro, mettiamoci Gilardi, mettiamoci Brumatti, se vogliamo Riva, e—perché no? — Zellini e altri ancora. Non potrò fare una squadra di dodici piccoli. Brumatti comunque sarà chiamato se se lo meriterà, senza alcune difficoltà. Per intanto pensi a far vincere la Grimaldi domenica a Varese. Questo per ora è il. suo, il mio, il nostro problema». Gianni Menichelli