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Arrestato il "grossista,, di eroina che sparò a 2 drogati-spacciatori Arrestato il "grossista,, di eroina che sparò a 2 drogati-spacciatori Mandato di cattura per associazione a delinquere, spaccio di stupefacenti e duplice tentato omicidio nei confronti dei clienti debitori Un altro importante spacciatore di droga pesante è finito in carcere arrestato dai carabinieri del nucleo oiierativo nell'ambito della vasta o|>erazione antidroga che da alcuni mesi l'Arma di Torino sta conducendo contro i trafficanti. Questa volta le manette sono scattate ai polsi di ..Enzo», alias Basilio Pruiti Ciarello. 24 anni, bloccalo nei pressi della propria abitazione in via Villa Giusti 51. Nei suoi confronti il magistrato Aldo Cuva. die conduce le indagini, oltre ai reati di associazione |x?r delin¬ quere e spaccio ingente di droghe pesanti ha spiccato il mandato di cattura per tentato duplice omicidio. L'11 ottobre scorso «Enzo» — cosi era conosciuto nel giro — aveva tentato di punire due suoi clienti drogati-spacciatori scaricando loro addosso, per fortuna a vuoto, l'intero caricatore della pistola. Le vittime. Ulisse Cuoco, 20 anni, e Claudio Paiola, di 21, che spacciavano per lui l'eroina ricevendone per pagamento alcune dosi, gli avevano sottratto «merce- per circa quattro milioni dì lire. Per riavere i soldi il Ciarello aveva dapprima cercato d'investire con la propria auto il Cuoco e poi aveva picchialo selvaggiamente il Paiola. Non avendo ottenuto soddisfazione era ricorso alle armi. A lui i brigadieri Nanni e Serra sono arrivati setacciando i luoghi che frequentava abitualmente. * Sulla chiusura di dodici bar ordinata dalla questura perché i locali erano fiequentati da tossicomani e spacciatori di droga la sezione Caffè-bar dell'Epat (Esercizi pubblici associati) ha diffuso un comunicato in cui si afferma tra l'altro: -Non è accettabile che un esercente sia punito perché tra i suoi clienti possa esserci qualcuno ritenuto drogato o spacciatore. Gli esercenti devono prestare un servizio al pubblico, non possono di certo assolvere a funzioni di polizia. Chiediamo che si ristabiliscano subito le garanzie del diritto e confidiamo di non dover ricorrere a comportamenti più incisivi per la difesa del proprio lavoro e della propria dignità». Il comunicato è stato affisso in tutti i bar. Basilio Pniiti Ciarello