Salone della Tecnica: novità per rendere più comodo il lavoro ed agevole la vita di Alberto Vigna

Salone della Tecnica: novità per rendere più comodo il lavoro ed agevole la vita Salone della Tecnica: novità per rendere più comodo il lavoro ed agevole la vita Torino grande centro industriale, definizione scontata, ma anche centro motore delle invenzioni, delle applicazioni, dei procedimenti tecnici. Per questi motivi anche quest'ir. no la Mostra della tecnica ha tanto potere di richiamo e di animazione nella città subalpina. La formula di Tecnica '79 si presenta articolata in tre mostre-convegno che affiancano i settori tradizionali dedicati alla Organizzazione aziendale e ai Macchinari e componenti per l'edilizia. Le tre mostre riguardano la V edizione dell'Elettronica industriale; la prima Esposizione di Metodologie e tecniche per la raccolta e il recupero dei rifiuti: infine la IV Mostra dei Materiali e delle attrezzature didattiche che merita un discorso a sé. Si aggiunga che Tecnica '79. svolgentesl dal 27 ottobre al 4 novembre, per alcuni giorni e precisamente dal 27 al 31 ottobre, è affiancata da «Superficidue», rassegna professionale altamente specializzata, riservata agli operatori del settore, sul trattamento delle superfici. la lo ro protezione e finitura. Le aziende che prendono parte a Tecnica '79 sono 552 ed espongono macchinari, impianti, attrezzature ed articoli prodotti in 15 Paesi: Autria, Bulgaria, Danimarca, trancia, Germania, Giappone, Gran Bretagna. Italia, Jugoslavia, Olanda, Spagna, Svezia. Svizzera. Urss e Usa occupando complessivamente una superficie di 35 mila metri quadrati. Il nucleo originario della tradizionale rassegna torinese è l'organizzazione aziendale che vode principale protagonista l'industria metalmeccanica, con particolare riferimento alle macchine utensili. Qui sono passati in rassegna tutti gli aspetti dell'organizzazione del lavoro negli stabilimenti industriali, officine, uffici, magazzini ed ogni altro comparto in cui si attua e svi luppa la produzione. Quanto riguarda il macchinario industriale ha avuto nello scorso anno risultati meno soddisfacenti nei confronti del 1977 per la minor dinamica delle esportazioni e per carenza di investimenti ed attività. L'industria mondiale della macchina utensile nel 1978 ha raggiunto i 19 miliardi di dollari mentre nel '77 era stata di 15 miliardi di dollari. Le principali aree produttrici sono l'Europa occidentale con il 40% della produzione mondiale, seguita dall'Europa orientale con il 24%. dagli Stati Uniti con il 17% e dal Giappone con il 13%. Il rimanente 6% proviene da una decina di Paesi Sudamericani o del Sud-Est asiatico. Il 30% del consumo mondiale delle macchine utensili è stato assorbito dai Paesi dell'Europa occidentale. L'Italia nel 1978 ha prodotto macchine utensili per 900 miliardi di lire, confermando la sua posizione di quinto Paese produttore nel mondo. Sono state esportate macchine per 506 miliardi con l'incremento del 31.5% rispetto all'anno precedente e in tal modo il nostro Paese si è sostituito agli Stati Uniti di nuovo al quinto posto nella classifica mondiale. I nostri migliori clienti sono Russia. Repubblica federale tedesca, Francia. Romania. Brasile. Gran Bretagna. Stati Uniti. Polonia. Venezuela. Svizzera. Spagna e Argentina. Per quanto riguarda il mercato interno si fanno ottimistiche previsioni di sviluppo e di continua crescita negli investimenti, che nel 1980 dovrebbero essere di +4.9% e nel 1981 di +3,2%. L'industria italiana per le costruzioni attraversa un periodo dì profonda crisi produttiva e forse l'unica possibi¬ lità di uscirne sta nel ricorrere a tecniche edilizie che usino dei componenti prodotti dall'industria, razionalizzando tutta la produzione che può essere influenzata dalla tecnica e dalla qualità dei manufatti edilizi. Occorre aumentare gli stanziamenti, migliorare i piani produttivi, costruire in gran numero alloggi. La rassegna dedicata ai componenti e macchinari per l'edilizia, allestita nel IV padiglione, intende rispondere a questa necessità. Altro importante settore quello della elettronica che vede la produzione italiana sempre più integrata nella produzione europea con un grande arco merceologico che ingloba comparti diversi dalle attrezzature per l'automazio¬ ne e il controllo macchine alla informatica, agli apparecchi elettromedicali, alle applicazioni nel settore delle telecomunicazioni, alla componentistica, agli apparecchi televisivi e radio. Si può dire che nel 1978 l'andamento dell'industria elettronica italiana, malgrado la concorrenza straniera, è stato positivo con un fattura to complessivo di 8200 miliardi assorbito metà dal mercato interno e metà diretto all'esportazione. Il sentore dell'elettronica però denuncia squilibri interni, ma è vitale ed aggressivo sui mercati stranieri. Tutto quanto riguarda la raccolta e il recupero dei rifiuti, assommanti in Italia a 50 milioni di tonnellate all'an¬ no, e i metodi di smaltimento in discarica merita attenta considerazione anche da parte del pubblico non interessa-' to al settore per ragioni tecniche. Ogni abitante infatti produce, secondo le statistiche, sette etti di rifiuti domestici al giorno ciò che per una famiglia di quattro persone vuol dire una tonnellata di rifiuti all'anno con un volume di otto metri cubi. Di tutto il materiale, oggi quasi totalmente disperso, sarebbe possibile ricuperarne almeno il 40%. I rifiuti industriali raggiungono i 35 milioni di tonnellate e in parte alla loro volta potrebbero essere fonte di energia e di calore. Nel prossimo decennio è necessario realizzare opere per 500 miliardi di lire per assicurare un corretto smaltimento dei rifiuti o un riciclaggio dei materiali oggi dispersi. Il settore delle attrezzature antiinquinamento per la vaio rizzazione dei rifiuti è destinato ad una rapida espansione produttiva a breve termine. Parallelamente alla rassegna espositiva si svilupperà il convegno internazionale su «Ricupero dei rifiuti urbani e industriali» nel giorni 30 e 31 ottobre al quale parteciperanno numerose aziende di igiene urbana, gruppi di studio, l'Ente nazionale per la cellulosa e la carta, la Camera di Commercio di Torino, 11 Po litecnico di Lione e molte associazioni di categoria. Alberto Vigna Nelite mostra in corso di preparazione già spicca il simbolo di Tecnica 79

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