Per i telefoni, una nuova era di Gianni Bisio

Per i telefoni, una nuova era Si parla, si vede, si trasmettono disegni e controllano locali Per i telefoni, una nuova era Sta incominciando una nuova èra per la telefonia? .Esistono nuovi campi di sviluppo per quell'apparecchio che nella sua utilizzazione più banale — la comunicazione a voce — fa ormai parte della nostra vita? Se alla recente rassegna ginevrina delle telecomunicazioni si è potuto vedere ciò che accadrà, telefonicamente, nei prossimi dieciquindici anni nei Paesi più sviluppati, anche al Salone internazionale della tecnica il «prodotto telefono» è presente per mostrare la sua evoluzione e le possibilità che può avere in diversi campi. In Italia lo sviluppo della tecnologia dell'industria privata si scontra con l'arretratezza della rete di comunicazioni, ferma sostanzialmente agli Anni Cinquanta, alle centrali elettromeccaniche con episodici ricorsi all'elettronica grazie ad una scelta rinunciataria che ci sta portando ad essere il fanalino di coda europeo nel campo telefonico. Ad un inuifo a mettere il telefono in ogni stanza non ha fatto riscontro uno sviluppo dei metodi per adeguare la potenzialità della lete: quel che era un piano per 15 anni, in certe zone si è esaurito in due. Oggi si dice che è questione di investimenti, di tariffe, ma forse ieri è mancata quella lungimiranza assente purtroppo in ogni monopolio. Completamente opposto è stato il cammino dell'industria privata che ha sfornato una vasta gamma di accessori, sia per svecchiare e rendere di uso più comodo il normale ricevitore, sia per impiegare la pur carente rete telefonica come interconnessione fra i più diversi apparecchi. Il mese scorso, fra Ginevra e New York, con un trasmettitore «fac slmile» su linea telefonica si è giocata, via satellite, una partita a dama cinese. A 'Tecnica 79». più modestamente, formando un numero telefonico si possono vedere su un monitor nello stand della torinese *TTT- immagini provenienti dagli uffici della ditta, in via Giolitti 18. A ttraverso le normali linee Sip viene visualizzato in 8 secondi ciò che è posto davanti ad una comune telecamera. Il sistema può essere impiegato sia per la trasmissione di disegni fra stabilimenti, sia per la sicurezza di locali anche a molta distanza (ad esempio filiali di banche dalla sede centrale/. Sullo stesso filone esistono anche i vari telecomandi con i quali possiamo, senza muoverci, accendere il riscaldamento della casa in campagna, controllare un antifurto. Sempre la *TTT. presenta una serie di ricerca persone Hasler, svizzeri, direttamente connessi a centralini elettronici. Non solo più un *bipbip-, ma una voce che fornisce comunicazioni. Proprio la Hasler è stata interessata a studiare un sistema di cercapersone per il traforo autostradale del Fréjus, a somiglianza di come è già stato fatto per il San Gottardo. Molto probabilmente il sistema permetterà non solo le comunicazioni di servizio con il personale, ma l'ascolto della radio in galleria da parte degli automobilisti che dispongono dei normali ricevitori. Sia la Subalpina radiotelefonica che la «rrr» offrono, oltre alle diverse segreterie telefoniche automatiche, una vasta gamma di centralini elettronici interni basati su quei sistemi che, se applicati sulla rete nazionale, potrebbero risolvere il problema dello sviluppo telefonico in Italia. Sono apparecchiature che consentono, fra l'altro, di fare i numeri interni in tempo reale, senza rischi di errori. Oppure di memorizzare le comunicazioni più frequenti, che vengono richieste automaticamente. A ciò è possibile aggiungere i contascatti scriventi della « TTT; in grado difat turare ogni comunicazione ri¬ levando il numero chiamato, la data, l'ora, la durata della conversazione. Sostanzialmente è un apparecchio che fa. in silenzio, il lavoro di un'impiegata amministrativa, perfettamente autonomo se collegato ad un elaboratore. Per ultimo i veri e propri telefoni, ormai orientati sulla tastiera che ha sostituito il disco combinatore, ma molto più versatili dei ricevitori comuni. E' il caso del .Ciephon» (interamente costruito in Italia) nel quale i numeri si possono comporre sia manualmente, sia con una scheda a lettura ottica precedentemente predisposta. Non ci sono possibilità di errori perché il numero formato compare su un visore ed è quindi possibile annullarlo se errato. L'apparecchio, inoltre, è dotato di amplificatore ed è cosi possibile la conversazione senza l'impaccio del ricevitore. Esistono anche semplici combinatori, come il francese 'PériteU. che tiene a mente fino a 250 numeri e li potrebbe comporre — se ci fossero i centralini elettronici — in un secondo senza possibilità di errori. Ma per ora i «tempi reali» in Italia sono fantasciema. Non lo è invece il telefono senza fili, che possiamo portare in ogni angolo della casa senza bisogno di spine, prese e collegamenti. Peccato che sia illegale e che soltanto certi «Vip» — anche torinesi — lo abbiano. Gianni Bisio

Persone citate: Hasler

Luoghi citati: Fréjus, Ginevra, Italia, New York