A Palermo solo Cadè non fa sogni di Giulio Accatino

A Palermo solo Cadè non fa sogni La squadra-miracolo della serie B tra entusiasmi e difficoltà A Palermo solo Cadè non fa sogni DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PALERMO — C'è gente quasi fosse domenica. Fuori dello stadio stazionano le bancarelle con enormi limoni e panini con insalata, fumano i forni per le noccioline americane. Si allena il Palermo ed 1 tifosi vogliono vedere questa «squadra miracolo». L'entusiasmo si confonde con lo scetticismo. Ma è veramente forte il Palermo di Cade? Le cifre della classifica direbbero di si. ma slamo appena agli inizi ed ogni previsione sarebbe prematura. Comunque i dati di fatto sono stupendi: cinque vittorie su sei gare disputate, una sola sconfitta, dodici gol segnati (due in media ogni gara) due soli gol incassati, «più 1» in media inglese. C'è da sognare la promozione, ma in città e negli ambienti della società incontriamo più timori che illusioni, a cominciare da Cade, che della squadra è coartefice assieme ad Erminio Favalli. Dice Cade: -E'presto per parlare di gloria. Mancano trentadue partite alla fine, dovremo giocare sino a giugno. Per questo sostengo che è meglio stare tranquilli. Giochiamo alla giornata. Ogni martedì pensiamo alla domenica che viene. Dobbiamo fare punti, non chiacchiere-. Cade è un «nordista» che te¬ me il contagio del tifo. Pare distaccato, assente, ma se entra nei dettagli tecnici anche lui è ottimista: «£' una squadra che ha una certa personalità. C'è un'amalgama notevole. Ci sono vecchi come Magherini, Silipo, Brignani e Arcoleo che affiancano giovani di valore assoluto colite Maritozzi, Montesano e Bergossi. E'un complesso abbastanzaeompleto-, E' un discorso tinto di rosa, ma Cade attenua subito le illusioni: -Il campionato si decide a primavera. Non adesso. Allora tireremo le somme-. Forse è una squadra leggera, che teme 1 campi pesanti. L'osservazione non piace al tecnico: -Il Palermo Ita anche giocatori per i terreni pesanti. Se Bergossi e Montesano, che sono veloci, dovessero trovare difficoltà, provvederemo con Conte e De Stefanis. Non è un problema-. L'allenatore precisa: «Siamo in tesfa e cercheremo di stare al gioco, ma non dimentichiamo la concorrenza. Monza e Como sono lanciate come noi, Vicenza e Atalanta sono attrezzate per un campionato di avanguardia, poi dovremo fare i conti con le due genovesi, con il Bari e con il Cesena, che continua a potenziare i quadri. Sarà un campionato tiratissimo. Non illudiamoci troppo-. E' questo il Cade meno simpatico alla gente che, dopo sette anni di B, sogna la promozione e la pretende. La città sfiora il milione di abitanti, la passione è forte. Ma lo stadio è insufficiente. I dirigenti per fronteggiare le spese — la squadra costa complessivamente 90 milioni al mese, cioè oltre un miliardo all'anno — hanno pensato di portare il prezzo dei biglietti popolari a 3300 lire senza aspettare la legge sugli sgravi fiscali. E' stata una decisione dolorosa, ma improrogabile. Il consiglio di amministrazione è stato recentemente completato con la cooptazione del costruttore Cambino, ma sta per abbandonare un altro «edile»: il comm. Cammarata. E' arrivato denaro fresco, i tifosi portano il loro contributo, ma per un bilancio attivo bisognerebbe incassare almeno due miliardi per stagione. Giulio Accatino

Luoghi citati: Como, Monza, Palermo, Vicenza