L'ultimo romantico cede al duro calcio moderno

L'ultimo romantico cede al duro calcio moderno Camiglia, addio al Bordeaux e all'Europa L'ultimo romantico cede al duro calcio moderno Per l'ultima volta, martedì scorso, Luis Carniglia si è recato a Roqueville. sul campo di allenamento del Bordeaux. Ha salutato i giocatori. Un melanconico congedo dal club che ha guidato per due stagioni, e dall'Europa. Il sessantaduenne allenatore (è nato a Buenos Aires il 4 ottobre del 1917) rientra in Argentina. «Per sempre», ha annunciato con tono amaro. Le sue dimissioni segnano la sconfitta dell'ultimo romantico del football al cospetto del calcio moderno più atletico che tecnico, regolato da norme e contratti di lavoro che non danno spazio ad uno -zingaro- come lui. Le sue dimissioni (o il suo licenziamento mascherato) sono il risultato dello scontro fra due epoche. Lo avevamo incontrato l'ultima volta nello stadio del River Piate, ai tempi del Mundial. Pareva placato. «Basta con la carriera di allenatore — ci disse — adesso tocca al giovani». Ma proprio in quei giorni, gli giunsero offerte per andare a predicare' calcio nel Kuwait. Ai petrodollari fini per preferire i franchi del BordeauxArrivo in Francia nel settembre. Sempre lo stesso. An- coro una volta prima di parlare di tattica («roba da teorici» sostiene) fece vedere che cosa, sapeva fare col pallone, lui sessantenne. Un discreto campionato, la riconferma. Ma adesso il Bordeaux è 15" in classifica: 13 partite, settesconfitte, tre pareggi e tre sole vittorie. «Pensa solo alla tecnica, la squadra non è preparata atleticamente» cominciano a mormorare i tifosi, i dirigenti. E poi, botta decisiva, si pre¬ senta un incaricato dell'associazione francese allenatori: «Don Luis, con tutto rispetto lei non può allenare, non ha 11 patentino». Camiglia deve averlo guardato come si guarda un matto. «Io, 11 patentino? Io che ho imparato a giocare nel Boca Juniors, che ho dato spettacolo nel Guadalajara. nel Tigre, nel Nizza, che come 'tecnico ho portato 11 Nizza al 'titolo del '57 ed ho allenato il. 'Real Madrid di tre Coppe dei 'Campioni, Fiorentina, Roma, Bologna, Milan, La Coruna. Independiente, la Juventus?». Afa ha finito per arrendersi al calcio nuovo, alle regole, a giocatori che — secondo lui — non sanno stoppare la palla né cercare un dribbling, a tifosi che guardano solo la classifica. Il suo sbaglio è stato quello di tornare in lizza, di non capire a Buenos Aires — preso dall'entusiasmo del Mundial — che il suo meraviglioso ed avventuroso ciclo era concluso. Non è il solo a rimpiangere un altro football. Ma l'evoluzione del calcio accompagna quella del mondo: meno allegrìa, meno fantasia, iulio con i computers. via il bello, avanti con l'efficace. b.p. Dieci anni fa al Combi: Carniglia con Luis Del Sol

Persone citate: Camiglia, Carniglia, Combi, Luis Carniglia, Luis Del Sol