Bloccati Salvadori e Pulici Radice: è una persecuzione
Bloccati Salvadori e Pulici Radice: è una persecuzione Difficile recupero dei granata per Perugia Bloccati Salvadori e Pulici Radice: è una persecuzione DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PERUGIA — «Ogni settimana mi tocca inventare una formazione. Non vedo l'ora che finisca questa maledetta sfortuna, un'autentica persecuzione». Gigi Radice ha l'aria perplessa e contrariata. Un po' tutto il Torino, dall'inizio della stagione, è passato nelle mani del medico. Ora tocca a Salvadori (dolori inguinali) e Paolino Pulici (altri fastidi alla coscia che l'hanno bloccato per mesi) attendere fino all'ultimo per sapere se potranno andare in campo contro il Perugia. L'allenamento di rifinitura che la squadra sosterrà stamane a Magione, non lontano dalla città, dirà la verità. I granata sono giunti ieri sera nel ritiro del Colle della Trinità. Posto molto bello che guarda Perugia, francescano nella sua solitudine, con un vento che non consiglia di metter piede fuori dall'albergo. Giocatori affaticati per il lungo viaggio in pullman, allenatore con le idee poco chiare. Radice sta studiando le soluzioni di emergenza. Al momento il recupero di Salvadori appare alquanto improbabile. E dunque Pecci (anche Masi infatti non è a posto fisicamente) è chiamato a ricoprire il ruolo inedito di libero. Previsto il rientro di Greco a centrocampo, mentre davanti Pulici potrebbe essere rilevato dal giovane Mariani. Paolino ha il volto scuro, il morale a pezzi. «Questo calvario — confessa — purtroppo continua. E Dio sa quanto ci tengo a giocare e tornare in forma come un tempo». «Io lo vorrei in squadra — dichiaro in proposito Radice — perché ancora non ha ri-, trovato la condizione. A furia di star fuori la faccenda si complica. E' chiaro però che non vogliamo correre inutili rischi». La gara col Perugia è dunque delicata. Il Torino, reduce dall'inaspettata batosta del derby, non vuole, non può perdere terreno. «Qui a Perugia — ricordoRadice — abbiamo una tradizione negativa, ma è logico che ci daremo da fare per non tornare a casa a mani vuote. Siamo in pieno ciclo di ferro. Errori a ripetizione finirebbero col compromettere il cammino della squadra. Certo l'avversario non scherza. Ho visto in televisione la gara di Coppa Uefa che gli umbri hanno giocato a Salonicco e ne ho ricevuto una favorevole impressione. Occorre stare con gli occhi aperti. I ragazzi co-' munque mi paiono tranquilli, hanno superato il primo momento di sconforto del dopoderby». Insomma una partita che avrà molto da dire con la sfida a distanza tra Rossi e Graziarli, accompagnata dai propositi di rivalsa del collettivo granata. Non rimane che attendere mentre capitan Sala esterna la sua fiducia nonostante le avversità e Pecci assicura con un sorriso che con lui la difesa potrà stare tranquilla. Ma sull'altro fronte Castagner esce allo scoperto con frasi che oltrepassano i consueti piani di prudenza. «Vogliamo un successo contro il Torino — spiega il tecnico — per compiere un salto di qualità. Fino ad ora ci è mancato un risultato di prestigio. Bisogna incominciare anche a vincere in casa e non accontentarsi del pareggio, che pare essere diventato un'abitudine, un rilassamento mentale. Anche per noi, però, il compito non sarà semplice. Il Torino, a mio avviso, ha perso immeritatamente il derby e vorrà rifarsi. Ha In Oraziani l'uomo più In forma del campionato, In Pulici un giocatore che potrebbe ridestarsi da un istante all'altro». Un cenno allo schieramento. L'impiego di Butti è al cinquanta per cento; il giocatore, nell'allenamento di ieri, ha nuovamente posto in fallo la caviglia dolente. In caso di forfait, giocherà Tacconi. Sarà l'undici di Salonicco, deciso a conservare la lunga imbattibilità. Ferruccio Ca vallerò
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