Quarantacinque milioni della Regione per otto concerti jazz nel Piemonte

Quarantacinque milioni della Regione per otto concerti jazz nel Piemonte Quarantacinque milioni della Regione per otto concerti jazz nel Piemonte Cuneo (31 ottobre). Il Festival si apre con il sestetto di Preddy Hubbard che porterà con sé un gruppo di giovani solisti e il cantante Leon Thomas (già con Carlos Santana). Torino (8 novembre). Dopo il caloroso successo del luglio scorso a Moncalierl. ritorna Lionel Hampton che si esibirà al Palasport con la sua orchestra di assi. Biella (9 novembre). Per ricordare la scomparsa del sommo Charlie Mingus, riascolteremo la sua musica nell'interpretazione di alcuni tra i suoi più fedeli compagni (Don Pullen. Dallie Richmond, George Adams). Ivrea (13 novembre). Batterista formidabile (tra i massimi di tutti i tempi) Art Blakey sarà di scena con i suoi celebri «Jazz Messengers». Torino (20 novembre). Alla guida di una band formata dagli astri della nuova ondata. Sam Rivers si esibirà al Palasport. Asti (28 novembre). Preceduto dal quartetto di Massimo Urbani (il big de! jazz italiano) sarà di scena Barney Kessel. chitarrista intramontabile, elegante messaggero di un nostalgico jazz. Casale Monferrato (30 novembre). Nell'unico stagionale concerto italiano, rivedremo Bill Evans con il suo trio. Omegna (14 dicembre). Ancora un batterista in veste di leader. Già compagno di Parker e di Monk, Roy Haynes dirige ora un quartetto di giovani solisti. TORINO — Con otto concerti che si ramificano dal centro verso tutto (o quasi tutto) il Piemonte. «Autunno Jazz 1979» pare quest'anno tra le manifestazioni stagionali meglio articolate tra quante (poche in realtà) si svolgeranno nell'intera penisola. Il festival è organizzato dall'Aics Contromusica e dall'Arci Jazz, con il patrocinio della Regione. Patrocinio significa sovvenzione e la Regione ha fornito un sussidio di 45 milioni agli organizzatori. Letteralmente ignorato dalla legge n. 800 (che è nata soprattutto per tamponare la crisi finanziaria degli enti lirici) il jazz vive ora grazie alle disposizioni che di volta in volta vengono affrontate in sede regionale. Il problema jazz nel Piemonte tocca dunque sovente all'assessore al Turismo Michele Moretti al quale chiediamo quali sono i motivi che muovono il suo assessorato ad affrontare una spesa non indifferente quale la sovvenzione di «Autunno Jazz». «Dobbiamo tenere conto — dice Moretti — della realtà culturale espressa dal jazz come musica di massa e come fenomeno artistico. Il jazz è la musica non commerciale per eccellenza e quindi deve essere aiutato. Inoltre —prosegue — non dobbiamo dimenticare il significato d'eccezione che noi come ente diamo al momento "aggregativo" (musica, sport, teatro di prosa) quale esplicazione del tempo libero. Quarantacinque milioni per una serie di otto concerti mi paiono infine una cifra che il nostro assessorato può spendere serenamente quando teniamo conto non solamente della validità della manifestazione ma anche quando li affianchiamo ai budgets di un miliardo e di cinquecento milioni che spetteranno al Tea- tro Stabile e all'Ente Regio di Torino». A Sergio Romelia, dell'Aics Contromusica, chiediamo con quali criteri viene selezionata una rassegna di jazz quale «Autunno Jazz». ■ Cerchiamo di riunire gruppi (americani perché il jazz per ora è soprattutto quello degli americani) che offrano al pubblico una panoramica dell'attuale situazione del jazz. I nomi da noi contattati esprimono con un linguaggio moderno l'autentica tradizione jazzistica che si esplica con "Autunno Jazz" attraverso voci autorevoli». Come vengono selezionati i musicisti? «Attraverso un gruppo di' impresari italiani ed europei,1 noi (l'Aics e l'Arci) prendiamo contatto con quei musicisti americani che periodicamen,te (autunno, primavera, estate) migrano verso l'Europa dei festivals. Non siamo ancora in grado di scegliere direttamente dagli Stati Uniti i complessi che gradiremmo portare al nostro pubblico semplicemente perché su tale impostazione programmatica verrebbero a gravare in ma niera pesante i costi dei viaggi». Franco Mondini 1 =