Giro: una vittoria firmata Rohrl

Giro: una vittoria firmata Rohrl Le Lancia Beta ai primi due posti ieri al traguardo conclusivo di Torino Giro: una vittoria firmata Rohrl E' stato soprattutto lo straordinario rallyman tedesco a negare la vittoria a Patrese, più bravo di Villeneuve in pista - Ancora polemiche e reclamo di Moretti (Porsche) per presunte irregolarità dei vincitori TORINO — // T Giro d'Italia ha concluso ieri sera la sua avventura in piazza San Carlo. Per la gioia e la curiosità del tifosi, le 54 macchine superstiti (ne erano partite 108) con i loro equipaggi sono sfilate sulla passerella fra migliata di persone, salutate dal tradizionale brindisi allo champagne per II vincitore e dal lampi dei fotografi. I volti tirati dei piloti, le barbe lunghe dei tecnici e dei meccanici giunti sul traguardo hanno dato una dimostrazione di quanto sia stata dura la gara. La vittoria sul campo è andata alla Lancia Beta turbo di Villeneuve-Rohrl-Geistdorfer, che ha preceduto di appena 35"8 la vettura gemella di Patrese-AlenKivimalci e di 6'48"4 la Porsche 935 btturbo di Morettl-SchonRadaelll. Una conclusione che, anche se già maturata nella quarta tappa, non si può non definire a sorpresa. Le macchine della Lancia, sebbene nettamente meno potenti della Porsche, hanno viaggiato forte in circuito, dominato in salita e nelle prove speciali. Purtroppo però sulla definizione della classifica finale ufficiale pendono polemiche, dubbi, contestazioni che hanno tor- mentato tutta la gara. Dall'annullamento della prova speciale di Vignale Monferrato (la prima in programma, sabato scorso) a ieri, si è andati avanti con accuse e -grane' varie che hanno avvelenato una manifestazione che meritava maggiore rispetto da parte di tutti. Ieri Giampiero Moretti (che Ita vinto l'ultima prova di Monza per 2"7 su Patrese, che si era imposto nella gara di Varano) ha presentato un reclamo contro le due Beta, sostenendo che hanno viaggiato In autostrada fra Torino e Asti e fra Imola e Riccione. E poi ha fatto anche appello contro la decisione dei commissari sportivi di annullare le penalità Inflitte ad Alen e Rohrl al primo controllo orario di Vignale. Tutto quindi è ora nelle mani delle autorità sportive, tn quanto queste affermazioni dovranno essere provate e la classifica è sub-judtee. Un reclamo è stato consegnato anche dalla francese Marianne Hoepfner contro l'equipaggio Alberti-Alberti (6' in graduatoria), accusato a sua volta di aver percorso l'autostrada mercoledì sera nel trasferimento dal Mugello a Salsomaggiore. La gara dunque si è chiusa fra mille polemiche, che probabilmente continueranno nel tempo sino a quando non saranno prese decisioni ufficiali. Resta però il fatto agonistico —e questo è importante — che la Beta si è dimostrata la macchina più affidabile e veloce. La vittoria porta soprattutto la firma del tedesco Walter Rohrl (ti suo compagno Villeneuve ha contribuito solo parzialmente in pista), mentre il grande protagonista è stato Riccardo Patrese. Se Marcu Alen non fosse uscito di strada e non avesse perso cinque minuti nella prima prova speciale, il successo sarebbe stato del padovano e sarebbe stato meritato per quanto ha fatto vedere nei circuiti, dove non ha avuto rivali per abilità e determinazione. Nel bilancio della corsa c'è ancìie lo straordinario quarto posto della Fiat Ritmo 75, che anche vinto il gruppo 2. A ttilio Bettega. il giovane Emo De Vito e il .navigatore' Maurizio Perissinot hanno dato spettacolo con una vettura che ha lasciato indietro rivali molto più potenti. E fra i grandi protagonisti, sono da inserire lo sfortunato Tony Carello (5"), i 'privati- Alberti, padre e figlio, Fusaro con l'altra Ritmo, i bravissimi Pregliasco e Brambilla con l'alfetta Gtv, terminata ir. Il Giro è staio avvincente anche grazie a loro. Cristiano Chiavegato Classifica finale ufficiosa: 1. Villeneuve-RohrI-Geistdorfer (Lancia Beta Montecarlo) in 3h49'46"5; 2. Patrese-Alen-Kivimaki (Lancia Beta Montecarlo) a 35"8; 3. Moretti-Schon-Radaelli (Porsche 935T) a 6'48"4; 4. Bettega-De Vito-Perissinot (Fiat Ritmo 75, primi gruppo2) a 1719"8; 5. Carello-Meiohas-De Cesaris (Lancia Stratos, primi gruppo 4) a 17'58"; 6. Alberti-Alberti-Scaglia (Lancia Stratos) a 22'52"8; 7. Sivel-Decourt (Porsche, primi gruppo 3) a 24'50"7; 8. Fusaro-Perissutti-Alboreto (Fiat Ritmo 75) a 2S'34"5: 9. .Ragastas—Curatolo-Padirnatteo (Lancia Stratos) a 26'25"2; 10. Siena-Di Lorenzo-Pennica (Renault Alpine) a 26'45"1. Torino. La Lancia Beta di Villeneuve-Rohrl-Geistdorfer, prima alla conclusione del Giro