Una lezione tedesca

Una lezione tedesca Una lezione tedesca dal nostro inviato speciale DUSSELDORF — Venire in Germania Ovest per seguire il calcio internazionale. Con sei squadre in Coppa, fra dirette e differite la tv l'altra sera ha dato un panorama europeo completo. DresdaStoccarda nel tardo pomeriggio, poi il tempo di vedere dal vivo Borussia-Inter. ed ecco le altre partite di Amburgo. Ba-' yern. Kaiselautern. Eintracht Francoforte, con in finale un'ampia sintesi ancora della gara di Moenchengladbach. In aggiunta, dalla tv olandese che si riceve nella Ruhr. anche i dieci gol dell'Ajax ai malcapitati ciprioti dell'Omonia Nicosia. e le quattro reti del Feyenoord al Malmoe. Un'orgia di calcio, a caldo. La conferma di un football dallo spirito offensivo che può anche non dare frutti (Borussia-Inter) quando si trova un avversario che non cede terreno, ma finisce sempre per offrire almeno scampoli di vero divertimento. Ha fatto eccezione la tattica di contenimento dello Stoccarda, ma i rivali del Torino sono scesi in campo a Dresda privi di quattro titolari, il portiere e le tre punte. Logica la prudenza (ma intanto è arrivato l'uno a uno in trasferta). E ieri mattina i giornali tedeschi sottolineavano il peso dei gol, del gioco d'attacco. Della partita di Moenchengladbach era messa in evidenza la papera di Kneib che ha propiziato il gol del pareggio di Altobelli. ma anche la bella prova dell'Inter che non ha dato spazio al Borussia in ogni zona del campo, che ha preso l'iniziativa con coraggio e orgoglio. Il Borussia non è più (senza Simonssen) la squadra spumeggiante della passata stagione quando vinse la Coppa Uefa, ma è stato merito dei nerazzurri l'avergli tolto l'iniziativa, averlo domato con il gioco e spaventato con il palo a freddo di Muraro. Bersellini ha rinunciato ad un centrocampista. Beccalossi. ma non alle punte Altobelli e Muraro., e non a Pasinato come propulsore offensivo. Contro un'altra squadra tedesca, lo Stoccarda, aveva giocato nel primo turno coiv identico spirito il Torino: a tutto campo, pressing sui difensori avversari, un palo di Pecci ed una palla-gol di poco fuori di Graziani prima dell'autorete di Danova. E buone notizie arrivano dal Perugia, che ha pareggiato (e doveva vincere) a Salonicco, dopo aver dominato nel turno iniziale sul campo di Zagabria. Il coraggio paga, nel calcio, le indicazioni delle Coppe sono valide per il campionato partito quest'anno all'insegna della ricerca dello zero a zero. In Coppa, l'incentivo del gol in trasferta è notevole, ma non spiega tutto. C'è anche, è .vero, una disposizione difensiva degli avversari raramente "italiana», c'è anche la necessità di chiudere il conto nello spazio di due gare. Il campionato è lungo, la resa dei conti è rimandata di domenica in domenica, ma intanto alla fine le somme vanno fatte egualmente: i punti che contano non sono solo quelli delle ultime partite. Uno scudetto si può perdere, una retrocessione si può meritare, con le prudenze della prima parte della stagione. I derby di Milano e Roma. Juve-Napoli. Perugia-Torino diranno se anche la domenica si può trovare un po' di coraggio. Bruno Perucca