Montedison investirà 1500 miliardi (ma vuole sganciare la Monte fibre)

Montedison investirà 1500 miliardi (ma vuole sganciare la Monte fibre) Oggi vertice governo-sindacati sulla grande crisi della chimica Montedison investirà 1500 miliardi (ma vuole sganciare la Monte fibre) MILANO — Investimenti per 1500 miliardi, di cui 250 miliardi già spesi quest'anno, 370 miliardi da spendere l'anno prossimo, 400 miliardi nel 1981 e i restanti 480 miliardi dal 1981 in poi /ino al 1985, quando dovrebbero essere ultimate tutte le iniziative previste, figurano nel piano di sviluppo Montedison presentato questa estate a Roma nelle sedi di governo e che sarà oggi sul tavolo dei ministri che partecipano all'assise sulla chimica italiana. Come risulta da un documento aggiuntivo presentato dalla società a fine settembre, inoltre 1100 miliardi competono alla capogruppo (di cui 197 per il completamento di lavori già iniziati e 900 per lavori ancora da avviare) mentre 442 miliardi sono di competenza delle consociate. Nonostante si parli di parecchie centinaia di miliardi il programma Montedison non è affatto ambizioso e come ripetutamente sottolinea la stessa società non muterà profondamente il volto del più grosso gruppo chimico italiano. Pochi infatti saranno i nuovi impianti, perché il grosso degli investimenti è concentrato nella razionalizzazione e ristrutturazione di quanto già esiste. Nella petrolchimica di base c'è da ricostruire il cracking di Brindisi, portare a termine quello consortile di Priolo, ristrutturare gli impianti di cloro-soda a Brindisi. Mantova. Porto Marghera, Priolo. Dovranno essere rinnovati gli impianti di materie plastiche di Brindisi, Mantova, Novara, Porto Marghera e Priolo. Nella chimica secondaria lo sforzo maggiore sarà concentrato su Spinetta Marengo (74 miliardi) e Crotone (48 miliardi). \ L'Anca, la consociata che fa coloranti, assorbirà da sola 140 miliardi, il doppio dell'investimento previsto per l'intero settore farmaceutico mentre per i fertilizzanti e gli antiparr.ssitari Montedison intende portare a termine lo stabilimento di antiparassitari di Massa Carrara (37 miliardi previsti). Rispetto al piano quinquennale 1973- 78 c'è uno spostamento di accento dalla petrolchimica di base (che passa dal 18% all'11% del totale degli investimenti ma senza contare però il ripristino di Brindisi) alla chimica secondaria (che sale dal 15 al 26% compresi gli antiparassitari) dai fertilizzanti (che scendono da! 15 al 6% del totale) ai coloranti e relativi intermedi (che salgono dal 7 alì'11%). Una importante novità è la destinazione del 20% del totale all'antiinquinamento e alla protezione dell'ambiente. Obiettivo del piano il riequilibrio della gestione (previsto unsostanziale pareggio nel 1981/ migliorando qualità dei prodotti e penetrazione commerciale nei settori dove Montedison è già forte a discapito di quei 1200 miliardi di importazioni che sono il saldo negativo della nostra bilancia chimica. Dal punto di vista occupazionale il piano prevede una riduzione modesta del numero dei dipendenti distribuita in un lungo lasso di tempo in modo tale da consentire di raggiungere l'obiettivo con il blocco del tournover (1841 persone in meno solo l'anno scorso) e modeste operazioni di mobilità interna o extra-aziendale. Dal punto di vista finanziario nulla di nuovo. Montedison può contare sul recente aumento di capitale e relativo prestito obbligazionario (378 miliardi) che ha già fatto salire dal 5 alì'11% il totale mezzi propri sui mezzi complessivi della società, sul realizzo di attività non strettamen te collega te al cuore chim ico del Gruppo (operazione Fingest che ha fruttato circa 130 miliardi) ma ha bisogno di finanziare gran parte degli investimenti ricorrendo a tutte le agevolazioni previste dalle leggi. A risanamento assicurato potrà rivolgersi agli azionisti e alle banche per nuovi aumenti di capitale. Un capitolo del documento è integralmente dedicato al problema Mcntefibre: la soluzione del comparto fibre —si legge nel piano — potrà aversi solo con la costituzione di un consorzio bancario che intervenga nel salvataggio della società. La Montedison non può più sopportare nel proprio bilancio le perdite die, dal 1972 al 1978, sono ammontate a circa 500 miliardi. Per far fronte alle corrispondenti esigenze finanziarie, la Montedison è caricata di oneri finanziari (che si aggiungono ai citati 500 miliardi) che per il solo 1979 sono valutabili in 140 miliardi. Il consorzio di risanamento dovrà ricostituire il capitale Monte fibre con apporto di nuovi fondi: la Montedison continuerà a partecipare al capitale sociale della consociata con una quota minoritaria, la sottoscrizione di tale quota avverrà con la conversione di crediti vantati nei confronti di Montefibre. Se il piano di risanamento della Montefibre sarà attuato con tempestività sarà possibile definire il risanamento della società fibre, con oneri a carico della Monte- dison compatibili con il piano di risanamento di quest'ultima. .n carattere di questo pianocommenta Gastone Sciavi, segretario nazionale Fulc (il sindacato dei chimici) • E' che è pieno, di si dovrebbe... E rappresenta nel complesso una gestione finalizzata al pareggio del bilancio 1981 che permetta una linea' di investimenti tutta esclusivamente indirizzata a recuperi sul costi o al massimo sulla competitività dei prodotti esistenti». • Sono 1500 miliardi di transizione» spiega ancora Sciavi sottolineando che la Fulc vorrebbe una dose maggiore di innovazione. •La Montedison — conclude Sciavi — non offre nessun contributo, neppure di idee, ad un progetto di cambiamento della chimica italiana tale che regga una situazione in cui 11 crescere di impianti destinati a produzioni di massa nelle varie parti del mondo sposterà la competizione in Europa sulla capacita di innovazione». Insoddisfatto dunque il sindacato, ma pronto a discutere in modo costruttivo con la Montedison perché il Gruppo di Foro Bonaparte dopo il collasso degli altri grandi gruppi, resta il - polo di riferimento, per chiunque voglia «passare da una politica di risanamento ad una scelta di cambiamento dell'assetto fondamentale della chimica italiana». Una convinzione condivisa 'dai dirigenti Montedison che nel loro piano fanno esplicito riferimento addirittura ad una funzione sociale di Montedison nell'impedire che la chimica italiana si trasformi in una 'ancella» dei potenti gruppi stranieri. Marco Borsa Un piano a pioggia Ecco il dettaglio dal progetti e localizzazione Gruppo Montedison, esclusi settori fibre e tessile: INVFSTIMENTI (mld) Spese per compl. SOCIETA' di lavori gia Da miziare Totale . infzlatl Montedison spa 132 933 1.065 Acna 16 120 136 Ouco-Venezlanl-Zonca — 3 3 Farmltalla-Carlo Erba 11 59 70 Galileo Flrenze 24 1 25 Icam 78 — 78 Momedel — 6 6 Moplefan — 31 31 Rol — 9 9 Selm — 13 13 Smlel 3 6 9 Vltroill — 8 8 Altreconsoclate(l) 13 21 34 Totale 279 1.228 1.507 (2) (1) Consociate Dise. Oatamont. Dualdata. Oonegani spa. Italbonder. Imes. Monter, Sai. Saibi. Siac. Socosme. Vetem. Officine Galileo Meccanotessile Me Eslon. Retipolen Espansi. Alba Imballaggi Sud. Mossi e Ghisolfi Sud. (2) Sono Inoltre previsti ca. 60 mld di lavori minori non singolarmente identificabili.