Nuovo arresto per Sindona che «tira» sulla cauzione

Nuovo arresto per Sindona che «tira» sulla cauzione Non vuole che la famiglia si faccia garante Nuovo arresto per Sindona che «tira» sulla cauzione DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Michele Sindona è stato ieri tratto temporaneamente in arresto. Nel tardo pomeriggio, notte inoltrata in Italia, il giudice Griesa del tribunale federale di New York, al termine di un'accesa udienza, ne ha ordinato il fermo momentaneo. Il magistrato gli ha concesso alcune ore di tempo per accedere alla sua richiesta di un versamento di 150 mila dollari in contanti a integrazione della vecchia cauzione di 3 milioni di dollari per la libertà provvisoria, nonché di un avallo dell'intera famiglia alla garanzie: l'appartamento dell'Hotel Pierre e altre sostanze. Quando il giudice stava per andarsene il finanziere, che aveva inizialmente risposto di no. ha cambiato idea e si è dichiarato disposto sia al versamento che all'avallo. Dovrebbe quindi riacquistare la libertà in attesa del processo del 26 novembre prossimo per la bancarotta della sua banca americana. Mercoledì il giudice Griesa aveva rilasciato il finanziere, purché non si muovesse dall'albergo, riservandosi di definire meglio la sua decisione «dopo una riflessione di 24 ore», re¬ vocando cosi l'arresto caute lativo imposto il 16 ottobre, il giorno del ritrovamento di Sindona dopo una scomparsa di due mesi e mezzo. Qualora Sindona non aves se soddisfatto la richiesta del magistrato, sarebbe stato trasferito direttamente dal tri bunale al Metropolitan Correction Center. Per un'ironia della sorte, il carcere di Man hattan ospita già il principale ex collaboratore del finanzie re, Mario Bordoni, nonché Luigi Cavallo, altro personaggio a lui legato, arrestato l'il ottobre, la direzione baderebbe però a che i tre uomini non si trovassero vicini. La dìsputa in tribunale è scoppiata quando il giudice Griesa ha chiesto altre garanzie per il rinnovo della libertà provvisoria sulla vecchia cauzione di 3 milioni di dollari, 2 miliardi e mezzo di lire circa, concesso ieri. Il magistrato voleva in particolare la firma e l'impegno, oltre che di Michele Sindona e della moglie Caterina, anche dei figli Nino e Marialìsa e del genero Piersandro Maglioni. Quando gli sono stati rifiutati, con la motivazione che la solvibilità finanziaria di Maglioni, agente di borsa, ne avrebbe sofferto, Griesa è esploso. Ha minacciato il finanziere di farlo arrestare di nuovo e ne ha ordinato il trasferimento, sotto custodia di due agenti, in una sala al piano superiore. Il magistrato, cui era stata raccomandata fermezza dal procuratore Kenney, si è anche scontrato con l'avvocato difensore Marvin Frankel. quando ha appreso che questi era stato messo al corrente di minacce contro 11 banchiere di Patti prima della sua scomparsa il 2 agosto scorso e non aveva avvertito la polizia. Il colpo di scena in tribunale è giunto del tutto inaspettato. Sino a mezzogiorno, quando ha dovuto presentarsi a Griesa, Sindona è riuscito a sottrarsi ai giornalisti e a dare un'impressione di quasi normalità alla sua misteriosa vicenda. Ieri mattina, dopo averlo visitato, il suo medico personale, lo psichiatra George Serban. si è fatto premura d'informare la stampa che il finanziere aveva trascorso una notte agitata, 'la sua prima notte di libertà- in quasi tre mesi. Ha detto il medico: 'Vive nel terrore di una rappresaglia dei sequestratori non tanto contro di lui, quanto contro la famiglia... I rapitori lo hanno ammonito che potrebbero ucciderlo in qualsiasi momento». Mercoledì, nella prima udienza davanti' al magistrato. Sindona. in} un'implicita minaccia a una certa classe dirigente italiana, aveva asserito di essere stato rilasciato «a condizione di fornire ulteriori documentazioni» sui suoi rapporti con la democrazia cristiana, le destre e 'esponenti capitalisti». Il dottor Serban, uno dei pochi ammessi nell'appartamento privato al decimo piano dell'albergo Pierre, dove Sindona era stato consegnato su ordine del giudice Griesa. ha aggiunto che il suo pazien-_ te »sta cercando di raccogliere tra 30 e 40 mila dollari per il riscatto». Nella sua deposizione, il finanziere ha fatto capire che potrebbe essere di nuovo avvicinato dai sequestratori. Questa é la ragione principale per la quale il giudice gli aveva ordinato di non lasciare l'appartamento per tre o quattro giorni, il tempo necessario a trovare adeguate guardie del corpo, rendendo responsabili dei suoi movimenti gli avvocati difensori. Non si tratta di arresti domiciliari, ma di 'Obbligo di residenza». In tribunale, mercoledì. Sindona ha riferito di essere stato sottoposto a interrogatori o processi perché 'nemico delle sinistre e filoamericano». Ha spiegato: «Afi hanno detto di voler punire i democristiani, i fascisti e i capitalisti Ho dato loro informazioni parziali.. Mi hanno chiesto ancìie l'elenco dei 500. cioè dei grandi esportatori di capitale dall'Italia, ma gli ho risposto elle non esiste». Il finanziere ha sostenuto di dovere il rilascio alla promessa che egli avrebbe 'fornito loro prove» su episodi di corruzione e scandali delVesteblishment politico ed economico italiano. Ennio furetto

Luoghi citati: Italia, New York, Patti